LA FOTO SHOCK

Cartolina per i negazionisti: "Dedicato a voi dalla terapia intensiva"

Un paziente seduto e appoggiato a un tavolino con il casco Cpap per riuscire a respirare.

Cartolina per i negazionisti: "Dedicato a voi dalla terapia intensiva"
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La primavera scorsa l’appellativo che veniva usato con più frequenza per definirli era “eroi”. Oggi, non solo continuano, a distanza di mesi, a lavorare con incredibile impegno per prendersi cura, per salvare, i pazienti che vengono loro affidati, ma a volte si vedono anche “costretti” a tentare di convincere le persone che la loro non è una lotta contro i mulini a vento. Ma una battaglia contro un virus “reale” violento, aggressivo, a volte mortale. Stiamo parlando dei medici vivono quotidianamente il dramma del Coronavirus.

Un dramma che alcune (troppe persone) sminuiscono, per non dire negano. Capita così che proprio i medici, per lanciare un  messaggio, raccontini le proprie esperienze vissute in corsia. E' avvenuto un Lombardia, nella "rossa" Lombardia, dove il medico rianimatore dell'ospedale cittadino Paolo  Maniglia, ha fatto un post in rete corredato da una fotografia. “Per te che non credi – Dedicato a chi nega: ecco come si passa la notte in Terapia intensiva”.

Cartolina per i negazionisti: "Dedicato a voi dalla terapia intensiva"

Da Prima Lecco

Lo smonto notte ti lascia sempre un po’ stranito e confuso. Spesso il turno finisce con un gusto amaro in bocca che nemmeno il caffè o il dentifricio possono guarire.
Lui la sua notte l’ha passata così.
Quindi alla fine un po’ di amaro in bocca si può tranquillamente sopportare.
Niente. Ognuno ha il suo Covid.
PS: Le foto in bianco e nero sono più suggestive. Le uso per quello.
Rendono meglio la drammaticità della situazione.
Mai comunque quanto la realtà.

Valanga di reazioni

Nella foto postata dal dottor Maniglia, che trasuda di sofferenza,  si vede una persona che indossa un casco respiratore. Un paziente reclinato  in una posizione che possa  aiutare l’ossigenazione del suo corpo. L’immagine e le parole del medico hanno suscitato una valanga di reazioni e attestati di stima e vicinanza:

“Caro Dottore, a questo punto credo che nemmeno immagini così drammatiche possano bastare per far capire, a chi nega o minimizza, la realtà che stiamo vivendo e, soprattutto, State vivendo in ospedale… Molti non credono, altri non capiscono… e se non capiscono non vale nemmeno la pena spiegare!!! Grazie a voi che curate tutti e, per favore, continui a postare immagini e pensieri: Ci sono anche molti che capiscono ed apprezzano i vostri sforzi, persone che vi stimano e continuano a credere che gli eroi esistono, eccome se esistono! Grazie

Vedo tutti i giorni con i miei occhi il grande lavoro che fate, con che professionalità e con quanto cuore seguite le persone che soffrono…
Grazie di esistere

Grazie grazie mille volte grazie per il lavoro che fate con tanta umanità!!!! Come già qualcuno ha detto anch’io sto selezionando le persone che nonostante tutto quello che si sa e si vede ed in alcuni casi purtroppo si vivono sulla propria pelle, continuano a negare!!! Grazie per tutto e per la forza la speranza che sapete dare anche ai parenti con profonda umanità …..dopo 12 giorni in rianimazione mio marito ora è tornato in reparto malattie virali ….e lui mi dice in continuazione ( per quello che si ricorda)….”non puoi capire cos’è sta malattia è tremenda…..ma ancora di più è la grande umanità che ho sentito intorno a me ….non ero solo a combattere a soffrire a resistere “loro” (tutto il personale sanitario etc) erano con me vicino a me”…….GRAZIE  da parte nostra ed anche da parte di nostra figlia che vive negli USA e che avete anche aiutata a “vedere” il suo papà ed a restare fiduciosa e speranzosa. …….. Dott. Paolo io già la conoscevo in quanto sua paziente, conoscevo lei ed altri suoi colleghi e già vi ammiravo per la vostra umanità ….ma ora più che mai posso dire che tutti siete veramente SUPER ……..p.s mi scuso per lo sproloquio che ho fatto ma è quello che mi è uscito di getto dal cuore.

Tenete duro!! So che e ‘ una fatica immane per voi……ma so anche quanta speranza c’è negli occhi di chi aspetta il proprio caro…….e non solo ! Quanta angoscia………forzaaaaaa!!!

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