Assurdo

Caserma in affitto, il contratto finisce, ma i Carabinieri restano. E nessuno paga...

Il Comune aveva preso in affitto l'immobile nel 2003 in attesa di una nuova struttura ancora non ultimata. Ma il contratto si è chiuso nel 2019 e da allora nessuno ha più versato un euro. Anche il Ministero ora scarica tutto sul Municipio

Caserma in affitto, il contratto finisce, ma i Carabinieri restano. E nessuno paga...
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Le telecamere di Striscia la Notizia con l'inviato Francesco Lipari a Uboldo, in provincia di Varese, per un caso quantomeno "curioso": quello di una caserma dei carabinieri "abusiva", in un immobile per il quale nessuno da due anni paga un centesimo d'affitto.

Carabinieri "abusivi" a Uboldo: in affitto ma nessuno paga

331.733 euro. A tanto ammonta l'affitto per le mensilità "extra" non pagato dal Comune ai locatari dell'immobile che dal 2003 è diventato la caserma "temporanea" dei carabinieri di Uboldo. Un caso certo non nuovo quello che lunedì 1 novembre 2021 ha attirato le telecamere di Striscia la Notizia e dell'inviato Francesco Lipari, e sul quale non sembra vedersi all'orizzonte una soluzione che possa far contenti tutti. In primis i locatari che da due anni ormai si trovano, di fatto, l'immobile occupato "abusivamente" dai Carabinieri, "loro malgrado", come precisano i proprietari.

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Contratto scaduto, chi paga?

Come riporta Prima Saronno la vicenda risale ai primi anni Duemila, quando in attesa della costruzione della nuova caserma dell'Arma il Comune deciso dei prendere in affitto un immobile per farne loro sede temporanea. Un affitto regolato con un contratto di natura privatistica, prorogato di volta in volta fino al 31 ottobre 2019. Da allora, i carabinieri sono comunque rimasti nell'immobile, dato che a 18 anni di distanza la nuova caserma ancora non è pronta ma il Comune ha smesso di pagare.

"Non abbiamo più pagato perché una norma contenuta nella legge finanziaria del 2017 dice che il Comune non può pagare l'affitto di una caserma delle forze dell'ordine ma può partecipare", ha risposto il sindaco Luigi Clerici all'inviato. Non a torto, pare: come confermato infatti dalla Corte dei Conti (sez. reg. di controllo per la Calabria, con la deliberazione n. 161/2020/PAR del 30 luglio), i Comuni possono contribuire pro quota, e non per l'intero canone.

Ma con chi dovrebbe compartecipare il Comune? In teoria, col Ministero dell'Interno che, in una nota inviata a Striscia, si chiama fuori: "Non c'è la possibilità di un contributo statale, anche solo parziale, con riguardo a un contratto di natura privatistica".

"Ho scritto a tutti - ha ribadito il sindaco - Al Ministero, alla Regione, al Prefetto. Risposte? Nessuna".

Quindi? Quindi, l'impressione è del solito rimpallo tra enti e norme. Con in mezzo i proprietari, che si trovano un immobile bloccato da due anni e senza vedere un centesimo, e i carabinieri che si ritrovano in una sede non "loro" e per la quale nessuno paga.

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