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Trenord e Regione Lombardia insieme per un miglior servizio

Terzi: "è stato avviato un percorso di progressivo efficientamento del servizio verificabile sui macrodati. Dal 2018 già un netto miglioramento"

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"Treni puntuali all'87%, dopo l'investimento di un miliardo. Ora il Governo superi il binario unico e coinvolga Regione Lombardia su come spendere le risorse del Pnrr". Di recente l'assessore alle Infrastrutture trasporti e mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi ha chiesto un cambio di passo a Rfi dopo i guasti agli impianti che avevano determinato disagi su molte linee, .

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La necessità di un servizio più efficiente

Ora però cresce la necessità di cambiare registro e di farlo attraverso interventi sull'infrastruttura ferroviaria nel suo complesso.

"Occorre valutare gli effetti di questa azione di richiamo nel medio periodo: il sistema ferroviario lombardo non ha paragoni in Italia, basti pensare che bisogna sommare gli utenti del servizio di Lazio, Veneto e Piemonte per arrivare ai numeri della Lombardia. Ma la complessità del sistema non può essere una giustificazione per i disservizi, per questo ho riunito attorno a un tavolo Rfi e Trenord per chiedere miglioramenti tangibili".

Richieste avanzate dopo che in questi anni, anche grazie all’immissione dei treni nuovi finanziati da Regione Lombardia, spiega Terzi

"è stato avviato un percorso di progressivo efficientamento del servizio verificabile sui macrodati. Nel 2018 la puntualità ai 5 minuti a livello lombardo era al 78%, mentre il bilancio dei primi sei mesi del 2021 parla di una puntualità all’87%. Le società ferroviarie devono dunque lavorare per superare le difficoltà di settembre e ottobre. Non bisogna vanificare gli investimenti fatti. Investiamo circa 1 miliardo di euro sulla rete che afferisce a Ferrovienord per interventi di potenziamento e manutenzione da qui ai prossimi anni. E abbiamo messo in campo 2 miliardi di euro per acquistare 222 treni nuovi, di cui 36 già in funzione: mai nessuna Regione ha fatto tanto. C’è quindi il tema di un’infrastruttura non adeguata alle esigenze di mobilità dei lombardi, se pensiamo che il 53% della rete è a binario unico. A lungo abbiamo cercato di convincere lo Stato centrale a investire anche in Lombardia, un pressing che prosegue tuttora".

Il tema delle infrastrutture

Un tema che si riflette anche sulla linea ferroviaria Milano-Mortara, sul cui raddoppio, precisa la titolare alle infrastrutture

"il Ministero ha sbloccato l’iter in seguito alle nostre ripetute richieste. Un raddoppio sintomatico rispetto alle lentezze di certe procedure che caratterizzano la burocrazia in Italia, e dunque gli iter di realizzazione delle opere pubbliche. Tutto era impantanato dal 2006, da quando il Cipe aveva disposto una prescrizione che prevedeva l’interramento della ferrovia, opzione che lo stesso Ministero nella lettera che ci è pervenuta pochi giorni fa giudica come non percorribile. Da allora sono passati 15 anni. Ci è voluta la pressione degli enti locali e di Regione Lombardia per imprimere una svolta. Da qui la recente lettera con cui il Ministero chiede a Rfi di attivarsi per dare corso alla revisione progettuale".

Il provvedimento di Regione Lombardia per i passaggi a livello

Sempre Regione ha annunciato intanto la disponibilità di 66 milioni per rimuovere numerosi passaggi a livello in vista delle Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026, la risposta, sempre a detta di Terzi:

"a un problema annoso che riguarda non solo chi abita nella splendida Valle ma tutti i lombardi, e non solo, che lì si recano per motivi per esempio di turismo. Complessivamente per le infrastrutture legate alle Olimpiadi è stato stanziato circa 1 miliardo di euro tra fondi regionali e statali. Regione, attraverso una specifica voce del Piano Lombardia, ha messo in campo 574,8 milioni di euro per il potenziamento infrastrutturale e il miglioramento della mobilità di accesso alle zone interessate dall'evento. Mentre il finanziamento del Governo è di 473 milioni di euro. Si tratta di opere che efficienteranno da un lato l’asse dei collegamenti tra Milano e la Valtellina e dall’altro le connessioni tra Milano e gli aeroporti lombardi, dato che gli scali aeroportuali ospiteranno buona parte del flusso di turisti e appassionati in arrivo per i Giochi".

I contributi del Piano Lombardia

Sul fronte economico, poi, il Pirellone ha messo in campo un programma di investimenti chiamato Piano Lombardia. Piano che va a sommarsi ad un intervento complessivo di carattere nazionale e dedicato alla ripresa economica:

"Si tratta di un programma che impegna 4 miliardi di euro di cui quasi 2 miliardi per le infrastrutture variamente declinate. Nei 4 miliardi di euro complessivi sono ricompresi 400 milioni di euro per Comuni e Province già erogati lo scorso anno e che hanno generato oltre 3mila cantieri dando una spinta all’economia, come hanno riconosciuto anche le associazioni di categoria. Questa iniezione di liquidità è servita alle imprese per ripartire col lavoro e alle Amministrazioni per sostenere i loro programmi delle opere pubbliche. Un metodo vincente e talmente apprezzato che nella primavera del 2021 sono stati destinati ai Comuni altri 101 milioni di euro per interventi da cantierizzare in tempi rapidi. Nel Piano Lombardia per le infrastrutture sono previsti finanziamenti per 1,95 miliardi di euro, tra cui 374,4 milioni per opere ferroviarie, 119,9 milioni per la mobilità ciclistica, 17,8 milioni per la navigazione, 780,8 milioni per il potenziamento e la riqualificazione del sistema viario e come dicevo il capitolo Olimpiadi che vale 574,8 milioni. Come queste risorse e questi interventi si integreranno col Pnrr ancora non è dato sapere, nel senso che, nonostante le nostre richieste, non c'è mai stata un'interlocuzione puntuale con il Governo per quanto riguarda le infrastrutture che verranno finanziate con il Pnrr. Ci è solo stato detto che le opere dovranno rispettare strettamente il criterio di sostenibilità, per cui tutto ciò che riguarda aeroporti, strade e autostrade non rientrerà in questo filone di finanziamento. Il Governo ha deciso di muoversi in maniera autonoma, quindi ad oggi non abbiamo un elenco formale delle opere che il Ministero avrebbe intenzione di finanziare".

Sul fronte del trasporto pubblico locale, nel frattempo, è arrivato il via libera, pochi giorni fa, ad un maxi stanziamento da 98,7 milioni di euro per consentire l’acquisto di 480 nuovi autobus a basso impatto ambientale.

"da qui ai prossimi anni entreranno in servizio circa mille nuovi autobus acquistati attraverso diverse linee di finanziamento. Mentre i nuovi mezzi entrati in funzione dal 2018 a oggi sono circa 880. Nuovi bus significa meno emissioni inquinanti, più comfort per i viaggiatori, più sicurezza, più efficienza"

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