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Un libro per raccontare la figura di Mario Briccola

“Mario Briccola uomo di Fede, Padre di famiglia, Imprenditore” è il nuovo libro del giornalista e scrittore comasco Vittore De Carli

Un libro per raccontare la figura di Mario Briccola
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Far conoscere meglio la figura di Mario Briccola, questo l’obiettivo che si è dato lo scrittore comasco Vittore De Carli con il suo nuovo libro. Come si legge nell’introduzione,

“sia per una doverosa informazione su una parte importante della vita sociale, economica e religiosa della nostra regione, sia soprattutto perché oggi più che mai abbiamo bisogno di esempi di vita e di memoria di un passato che non è un ricordo irripetibile, ma può diventare un memoriale che può rinnovarsi e produrre frutti”.

Il libro vuole raccontare un uomo che ha vissuto di tradizioni diventando egli stesso tradizione, cioè qualcosa che deve essere conservata perché è sempre attuale, perché serve sempre.

Chi era Mario Briccola

Accanto al racconto e al ricordo, nel libro sono anche raccolte le testimonianze di quanti lo hanno conosciuto, ma soprattutto i pensieri della moglie Lidia e dei figli che rivelano alcuni aspetti intimi della figura di Briccola. Figli e nipoti che oggi proseguono l’attività nell’azienda che è diventata internazionale. Bric’s infatti non è più solo un’impresa comasca, ma un marchio conosciuto da Dubai a New York.

Nelle imprese familiari il passaggio generazionale è sempre stato ed è un momento difficile, ma lo spirito che Mario Briccola ha trasfuso alla sua attività è passato ai suoi figli e nipoti che oggi guidano un’azienda internazionale il cui nome è divenuto un marchio globale. La capacità di intraprendere, di essere dei bravi imprenditori non si eredita con il dna, la si apprende soprattutto se c’è qualcuno che la sa insegnare con il suo esempio. Mario Briccola da questo punto di vista è stato senza dubbio un grande maestro che ha dedicato tutta la sua vita a fare della sua azienda il suo più grande capolavoro.

Alcune testimonianze raccolte

Nella sua Bric’s, Briccola ha sempre dato spazio ai ragazzi, premiando il talento con la responsabilità senza guardare troppo alla carta d’identità. Una mosca bianca in un Paese come il nostro dove i giovani troppo spesso sono relegati ai margini, in particolare nel mondo dell’impresa. Ma non è questa la sua unica peculiarità, come ha raccontato nella prefazione del libro Giuseppe Guzzetti ricordando i tanti discorsi che i due amici si sono scambiati nel corso di un’intera vita.

"Negli incontri che ho avuto con Mario Briccola, sono sempre rimasto colpito da una visione di impresa non concentrata solo sul profitto sul guadagno per remunerare proprietari e investitori. Lo sguardo era rivolto al futuro, per trovarsi pronto ai cambiamenti che tempo per tempo intervenivano nella lunga vita della sua azienda, anzi anticipando questi cambiamenti".

Fin dall’avvio della sua avventura imprenditoriale il fondatore della Bric’s ha messo al primo posto della sua scala di valori non il profitto o l’arricchirsi, ma l’uomo e la famiglia, il lavoro e il rispetto dei lavoratori. A raccontarlo nel libro è Roberto Bernasconi, il direttore della Caritas della diocesi di Como che ricorda con piacere i suoi anni come dipendente dell’azienda di Olgiate Comasco

"La fabbrica era diventata un’esperienza completa di vita dove l’amicizia tra chi ci lavorava e tra le rispettive famiglie ha permesso una crescita complessiva della consapevolezza che davvero il lavoro, oltre che un fatto economico può diventare uno strumento che fa crescere in modo positivo la società degli uomini".

Una fabbrica che era diversa da tutte le altre, ad esempio perché ai giovani veniva data la possibilità "di uscire un po’ prima a fine giornata per andare a ripetizione", capace di anticipare i tempi assumendo persone con disabilità ben prima che la legge imponesse l’obbligo del loro inserimento lavorativo.

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