una o l'altra?

Castagne o marroni, cosa cambia?

Prodotto tipico di questo periodo, sano e nutriente

Castagne o marroni, cosa cambia?
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Castagne o marroni, cosa cambia? Altro capolavoro principe dell’autunno è la castagna. Ci troviamo di fronte ad un alimento sano e molto nutriente. Ha un contenuto d’acqua del 50% circa, un contenuto calorico di 200 kcal ogni 100 grammi, un buon contenuto di fibra (7-8%), un eccellente apporto di glucidi zuccherini e amilacei (35% circa), un discreto contenuto di proteine di qualità, una bassa percentuale di grassi (3 g/1 hg), un’alta percentuale di potassio, altri sali minerali come magnesio, calcio, zolfo e fosforo. E infine, possiede vitamine idrosolubili. Insomma, un bel biglietto da visita per la nostra amica castagna.

Castagne o marroni?

Prima di addentrarci nel magico mondo delle ricette a base di castagne è bene far chiarezza su un argomento da sempre dibattuto: quali sono le castagne e quali sono i marroni? Come si differenziano? In primis va detto che il castagno è selvatico e quindi si trova nei boschi, i marroni invece provengono da una pianta selezionata e coltivata. Anche la forma è differente: la castagna è più piccola e ha una base piatta, mentre i marroni hanno una dimensione maggiore e sono più tondeggianti. Anche al gusto sono diverse: la castagna è dolce ma il marrone lo è ancora di più, tant’è che per questa sua caratteristica viene maggiormente utilizzato in pasticceria. Eccoci ora ai piatti tipici sempre molto gettonati durante la stagione autunnale. Oltre alle castagne consumate bollite, cotte al forno o sulla tradizionale padella bucherellata, ci sono tantissime pietanze a base di castagne.

Raccolta anticipata nel 2020

Nelle giornate più fredde una buona idea è rappresentata dalla zuppa: l’ingrediente primario va arrostito, quindi cotto nel brodo di carne. Avanti con il tuorlo d’uovo e il prezzemolo pestato, e il gioco è fatto. Il must però è rappresentato dal castagnaccio: si tratta di una torta di farina di castagne tipica di molte regioni italiane, fra cui ovviamente il Piemonte. Si ottiene facendo cuocere nel forno un impasto di farina di castagne, acqua, olio extravergine d’oliva, pinoli e uvetta. Come è facile intuire si tratta di un piatto povero, riconosciuto tra i PAT italiani (Prodotti Agroalimentari Tradizionali). Quest’anno la raccolta delle castagne è stata anticipata in tutta Italia, grazie al clima favorevole. Gli esperti segnalano una buona presenza di questi frutti nelle principali zone italiane dove vengono prodotti, dai castagneti del Piemonte a quelli dell’Appennino tosco-emiliano.

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