Chi rischia il collasso

Allarme terapie intensive, "Non siamo pronti": LA SITUAZIONE REGIONE PER REGIONE

Quanti posti letto ci sono? Quanti ne sono stati attivati realmente come previsto dal decreto rilancio? Ecco chi rischia il collasso e chi, invece, è stato virtuoso.

Allarme terapie intensive, "Non siamo pronti": LA SITUAZIONE REGIONE PER REGIONE
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Numeri che devono fare riflettere. Una equilibrio delicato che rischia nuovamente di saltare per aria, come già tristemente visto l'inverno scorso, quando il Covid ha travolto il Paese piegando il nostro sistema sanitario, impotente di fronte a tutte le esigenze specifiche dei malati gravemente compromessi. Si guarda alle terapie intensive, per capire se stavolta il sistema è stato adeguatamente potenziato per reggere.

Allarme dalle terapie intensive

Prima della pandemia in Italia erano disponibili 5.179 posti letto in terapia intensiva. Con il decreto rilancio era stato pogrammato un aumento di 3.553 nuovi posti per arrivare a un totale di 8.732. Ci siamo? Al momento non abbiamo raggiunto nemmeno la metà dell'obiettivo: soltanto il 30 per cento delle postazioni è già attivo. L'allerta nelle terapie intesive interessa soprattutto 10 RegioniCampania, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Abruzzo. In questi territori si segnala un'alta possibilità di superare la soglia del 30 per cento delle terapie intensive occupate da pazienti Covid nel prossimo mese. I sindacati dei medici hanno chiaramente detto che se il numero dei ricoverati dovesse crescere ancora si rischia il collasso. Vediamo nel dettaglio cosa dicono i numeri relativi alle terapie intensive regionali.

Lombardia

La Lombardia poteva vantare 861 posti letto in terapia intensiva nella situazione pre-Covid. Il decreto rilancio aveva stabilito che se ne sarebbero aggiunti 585. Alla data del 9 ottobre il numero dei posti letto è di 983. Poco più di un centinaio in più, ben lontani dall'obiettivo programmato. Secondo i dati del bollettino del ministero della Salute risalenti al 15 ottobre le terapie intensive occupate in Lombardia sono 72. Il tasso di saturazione è del 7,3 per cento.

Liguria

Prima del Covid la Liguria aveva 180 posti letto in terapia intensiva ai quali, secondo il decreto rilancio, ne andavano aggiunti altri 87. In data 9 ottobre siamo a 209 totali. I posti per 100mila abitanti in regione sono 13,4. Secondo i dati del bollettino del ministero della Salute del 15 ottobre il tasso di saturazione delle terapie liguri è del 12,4 per cento.

Toscana

In Toscana i posti letto in terapia intensiva pre-Covid erano 374. Con il decreto rilancio ne sono stati programmati altri 193: alla data del 9 ottobre il numero è arrivato a 415. Secondo il bollettino del ministero della Salute del 15 ottobre, le terapie intensive occupate in Toscana sono 46. Il tasso di saturazione è dell’11 per cento.

Piemonte

Prima del Covid erano 327 i posti letto in terapia intensiva disponibili in Piemonte che grazie al decreto rilancio sarebbero dovuti  diventare 399. Al 9 ottobre siamo a 367. Si segnala anche un rapporto molto basso rispetto alla soglia di sicurezza del governo - fissata invece a 14 - per i posti disponibili ogni 100mila abitanti in regione che risultano essere 8,4. Secondo i dati del bollettino del ministero della Salute del 15 ottobre, le terapie intensive occupate in Piemonte sono 40. Il tasso di saturazione è del 10,8 per cento.

Veneto

In Veneto i posti letto in terapia intensiva pre-Covid erano 494, si prevedeva un incremento di altri 211. In totale controtendenza il Veneto vanta ora ben 825 posti: ben più di quelli previsti. Superando ampiamente anche la soglia fissata dal governo a un minimo di 14 posti per 100mila abitanti: con un 16,8. Secondo i dati del bollettino del 15 ottobre, le terapie intensive occupate in Veneto sono 40. Il tasso di saturazione è del 4,8 per cento.

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