Incontro per raccontare le partigiane lariane
Appuntamento per il 28 ottobre a Dongo.
Dal 28 al 28: è la cornice entro cui ANPI Dongo e ANPI Lario Occidentale propongono incontri e conferenze per “conoscere il passato, capire il presente, immaginare il futuro”.
Appuntamento dunque per il 28 ottobre 2022 alle ore 21 presso l’istituto civico musicale a Dongo in via Statale 14 con l’incontro intitolato "Vilma Conti e le Partigiane lariane". Interverranno Roberta Cairoli, Paola Ciccioli e Maura Sala.
Non c'è memoria se non c'è conoscenza
Dalle due sezioni di ANPI spiegano:
le due date sono state scelte per la loro particolare posizione di confine storico del fascismo italiano.
28 ottobre 1922: siamo alla vigilia del centenario della marcia su Roma, evento che apre la strada alla dittatura e che nell'immaginario collettivo rappresenta la presa del potere da parte di Mussolini.
28 aprile 1945: Mussolini è giustiziato a Giulino di Mezzegra.L’Italia rinasce dalle macerie della guerra e lo Stato democratico da vita alla Costituzione della Repubblica italiana.
Cause e conseguenze degli eventi storici maturano nel tempo entro circostanze e contesti fino ad arrivare a compimento.
Sui contesti dobbiamo riflettere per cogliere l'origine degli eventi ed intuirne l'evoluzione.Per narrare quell'ottobre di 100 anni fa, nei libri di storia si spiegano la crisi del dopoguerra, il malcontento e la rabbia sociale, la fragilità delle Istituzioni, la paura, la violenza diffusa e prepotente, la domanda di soluzioni immediate, affidandosi al decisionismo dell'uomo o del potere forte, la repressione violenta del dissenso, le disuguaglianze economiche e lo sfruttamento, la potenza distruttiva delle armi come minaccia e deterrente nei conflitti.
La rivoluzione d’ottobre (1917), la collettivizzazione dell’agricoltura e l’industrializzazione nell’U.R.S.S., le lotte operaie e contadine del “biennio rosso” (1918-1920) hanno contribuito ad attirare intorno al fascismo un ampio consenso: quello della borghesia industriale e dei grandi proprietari terrieri, di strati della piccola e media borghesia, dei poteri clericali reazionari e conservatori.
La debolezza verso il fascismo da parte dello Stato italiano non contrastò le azioni illegali e le sistematiche violenze dello squadrismo contro le sedi sindacali, camere del lavoro, tipografie e sedi di giornali, case del popolo, circoli di cultura, biblioteche popolari e teatri. Il governo Giolitti e il Re usarono il fascismo come contrappeso al socialismo con il calcolo di poi tenerlo sotto controllo.
E infine concludono:
Avvertiamo oggi in Italia e nel Mondo un allarme democratico?
Alcuni contesti del secolo scorso (le guerre, le disuguaglianze sociali, lo sfruttamento…) sono la fotografia
del Mondo in cui viviamo, un mondo che si è fatto piccolo e che globalmente ci coinvolge in tutti i suoi drammi.
Non c'è MEMORIA se non c'è CONOSCENZA.Tra i principi fondamentali della nostra Costituzione alcuni risultano ancora incompiuti, non pienamente attuati.
Li affronteremo con il contributo di Relatori e Relatrici, che fin da ora ringraziamo per la loro disponibilità e collaborazione.