investire nell'espansione dell'area sciabile

Le ski aree dell'Alta Valtellina unite in un unico impianto: il progetto si presenta per un futuro turistico e sostenibile

È stata organizzata una petizione a sostegno del progetto.

Le ski aree dell'Alta Valtellina unite in un unico impianto: il progetto si presenta per un futuro turistico e sostenibile
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L'Alta Valtellina si prepara a un nuovo capitolo nella sua storia turistica con il progetto del collegamento impiantistico, una proposta ambiziosa che mira a unire le ski aree di Bormio, Santa Caterina Valfurva, Cima Piazzi - San Colombano e Livigno, aprendo nuove opportunità per la regione.

 

Dal Tavolo Strategico del Comprensorio di Bormio spiegano che il Piano Gasser ha già posto le basi per questa iniziativa, ma ora è il momento di sostenere attivamente questo progetto e raccogliere firme per esprimere un parere favorevole, al fine di dare una direzione chiara agli amministratori del territorio.

Le ragioni per sostenere il progetto

Ci sono tre punti fondamentali che rendono il collegamento impiantistico un progetto prioritario:

1. Ampliamento dell'area sciabile: L'Alta Valtellina è una destinazione turistica rinomata con prodotti di valore unico al di là dello sci alpino. Tuttavia, per rimanere competitiva nel mercato del turismo sportivo invernale, è essenziale investire nell'espansione dell'area sciabile. Lo sci alpino continua a essere una delle principali motivazioni per soggiorni di lunga durata durante la stagione invernale. Grazie alla sua altitudine, l'Alta Valtellina potrebbe godere di una minore influenza del cambiamento climatico rispetto ad altre destinazioni sciistiche a quote inferiori.

2. Utilizzo 365 giorni all'anno: I collegamenti impiantistici non servono solo a soddisfare le esigenze degli sciatori, ma rappresentano anche un volano turistico durante tutto l'anno. La stagionalità delle destinazioni turistiche sta cambiando, e il collegamento tra diverse aree consentirebbe di attrarre turisti non solo per l'inverno ma anche per l'estate. L'aumento degli appassionati di mountain bike e degli escursionisti estivi può essere sfruttato per sviluppare l'offerta turistica anche fuori dalla stagione invernale.

3. Strumento di mobilità dolce: Gli impianti di risalita possono fungere da importanti strumenti di mobilità dolce, riducendo l'uso delle auto e consentendo lo spostamento tra aree dislocate su terreni difficili durante tutto l'anno. Ciò beneficia non solo i turisti ma anche i residenti di tutte le età. Inoltre, in una regione particolare come l'Alta Valtellina, dove le condizioni naturali possono rendere le strade inagibili in certi periodi, i collegamenti impiantistici rappresentano un'alternativa sostenibile per assicurare la mobilità.

Il 2026, anno in cui Bormio sarà la sede olimpica, è un'opportunità unica per l'Alta Valtellina. Questo progetto potrebbe cambiare il futuro turistico della regione, aumentando la sua attrattiva per i visitatori e garantendo una maggiore competitività. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale unire le forze e lavorare insieme per concretizzare il collegamento impiantistico.

Petizione

Dal Tavolo concludono invitando la cittadinanza a esprimere la propria volontà:

Invitiamo tutti coloro che credono nel potenziale di questo progetto a firmare la petizione e a sostenere con decisione gli amministratori pubblici nella continuazione della progettazione e nello sviluppo di soluzioni sostenibili. Tavoli tecnici dovrebbero essere attivati sin da ora per esaminare in dettaglio la tematica e trovare le migliori strategie per realizzare questa importante infrastruttura.

Il collegamento impiantistico dell'Alta Valtellina rappresenta un passo fondamentale verso un futuro turistico prospero, sostenibile e in grado di valorizzare al meglio le bellezze naturali e le ricchezze del territorio. Firma anche tu per essere parte di questo cambiamento positivo e per contribuire a rendere l'Alta Valtellina una meta turistica di riferimento per tutto l'anno.

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