Meno turismo per salvare il ghiacciaio
Carovana dei Ghiacciai Legambiente Lombardia.
Lunedì 5 agosto, anteprima di Carovana dei Ghiacciai Legambiente Lombardia, quinta edizione, con Cipra Italia e Comitato Glaciologo Italiano, patrocinata dal Comune. Ascensione al ghiacciaio dei Forni, il secondo più grande d’Italia, nel Parco nazionale dello Stelvio, con l’Università degli studi di Milano e nell’ambito della 32esima edizione di Puliamo il Mondo. Il convegno, sul fronte del ghiacciaio, riferisce che da metà luglio si sciolgono dai 4 agli 8 cm al giorno tra i 2650 e 2600 m., una perdita totale di spessore di 2 m. Tornano alla luce rifiuti abbandonati, oggetto di studio per Marco Parolini, ecotossicologo Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali UNIMI. "Importante andare in montagna senza lasciare tracce: servono azioni per contrastare il cambiamento climatico e per sensibilizzare sul tema rifiuti in quota; presenti tanti bambini oggi, che possono forzarci a fare un passo in più per migliorare i nostri comportamenti".
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I commenti di Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi, Lorenzo Baio, vicepresidente Legambiente Lombardia, Emilio Bianco con Laura Brambilla, Puliamo il mondo, Guglielmina Diolaiuti, docente UNIMI e membro del Comitato Glaciologico Italiano. "Pesano sulla capacità di resistenza del ghiacciaio i forti contrasti meteorologici; la fronte è ancora più ricoperta di detrito e black carbon, con riflettività sotto il 15%, a causa di deposizioni atmosferiche e crolli in roccia; c’è tanto piombo, per la grande quantità di detriti bellici; i risultati delle ricerche sottolineano l’importanza di monitorare i ghiacciai, per comprendere meglio le dinamiche climatiche e per sensibilizzare sull’urgenza di ridurre l’impatto umano sull’ambiente; pensiamo alle conseguenze impattanti di un anticipato scioglimento dei ghiacci rispetto ai tempi naturali delle coltivazioni in agricoltura, un ragionamento che va portato in Regione". Così l’assessore Maria Albina Andreola: "Occorre sensibilizzare i giovani nelle scuole; oggi è impegno civile, è riflessione sul tema del rispetto; anche i nostri avi davano importanza al ghiacciaio, vista la costruzione qui nel 1925 di un osservatorio dell’istituto geografico del Po, misuratore di quantità d’acqua". Aggiunge i professor Claudio Smiraglia: "Non possiamo più vivere senza contare che siamo in un mondo interconnesso; a volte mi sento colpevole perché ho portato migliaia di persone in montagna con l’illusione che mostrare le bellezze, educasse. Non basta, dobbiamo collocarci nel momento storico attuale, occorrono educazione, saggezza, intelligenza, divulgazione e, se serve, contenimento dei flussi turistici per evitare rischi sul ghiacciaio". Franco Claretti, direttore del Parco, sottolinea: "Oggi un confronto sul campo su conoscenze che vengono da qui; noi collaboriamo con le Università; siamo disponibili a realizzare opere di manutenzione". Stefano Morosini, Università di Bergamo, consulente storico ambientale del Parco, ricorda l’evento della Guerra Bianca e precisa: "Il Parco ha il compito di diffondere la valorizzazione dei luoghi e pratiche sostenibili di turismo".