Irish Night mai vista all'Ulysses Pub
Un concerto davvero sensazionale.

Probabilmente non era mai successo che in Valtellina si suonassero canzoni come Dostoevskij di Massimo Bubola, Death to my Hometown di Bruce Springsteen, The Sunnyside of the Street dei Pogues, Brown Eyed Girl di Van Morrison o The Wild Rover dei Dubliners. E questo per dirne solo una minima parte. Ebbene sabato sera all'Ulysses Pub di Villa di Tirano il cantautore milanese Carlo Ozzella lo ha fatto succedere. Con un set acustico di oltre due ore ha stregato l'attenzione delle venti persone presenti nella sala privata con un'esibizione che ha mostrato ancora una volta la sua versatilità artistica. Il progetto house concert di Villa di Tirano, partito il 31 agosto scorso e giunto con questa serata dedicata all'Irlanda al terzo appuntamento, si è confermato un buon successo, con uno zoccolo duro di seguaci ormai affezionati.
Serata
Due ore filate e poi gli immancabili bis a richiesta, con la commovente chiusura di Moonlight Motel e gli intervalli importanti di alcune stupende canzoni dello stesso Ozzella, i cui brani nulla hanno da invidiare ai classici del grande cantautorato italiano. Come sempre quando c'è di mezzo il promoter Marco Quaroni è già previsto un nuovo appuntamento. Ma per il momento ancora tutto è in divenire. Al momento spiace solo che locali pubblici o amministrazioni comunali si lascino sfuggire fuoriclasse della canzone come Carlo, a beneficio di serate meno pregnanti e più vocate alla festa di piazza o al karaoke. Ma tant'è. Bene così. L'Ulysses sta diventando un punto di riferimento costante per la buona musica dal vivo. Gli altri, scelgano per sè.