Sanità

"E’ stato disatteso il diritto a curarsi"

Folla alla riunione sul Morelli promossa dalle minoranze di Grosotto, Grosio, Valfurva, Sondalo e Valdisotto.

"E’ stato disatteso il diritto a curarsi"
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Il caso Morelli ancora trascina le folle. Tante le persone accorse al richiamo che i gruppi di minoranza consigliare dei Comuni di Grosotto, Grosio, Valfurva, Sondalo e Valdisotto, hanno lanciato con l’assemblea pubblica del 14 marzo, dal titolo "3... 2... 1... 2026; Si curi chi può". Un titolo evocativo; la speranza è sotto i piedi. Antonia Pozzi, minoranza SiAmo Sondalo, moderatrice: "Una serata che è un dovere che risponde all’esercizio di cittadinanza attiva e partecipazione democratica, che non si espleta col silenzio; un silenzio che deve essere riempito di politica, perché è stato disatteso il diritto a curarsi. Vista la vostra numerosa presenza, ci sono i numeri per lottare. Nel passato, le minoranze, con passione, responsabilità, lungimiranza, hanno cercato confronti coi sindaci. La gente è insoddisfatta per le promesse mancate. Chiediamo chiarezza, risposte politiche sul destino del Morelli; dobbiamo tutti sentirci chiamati in causa".

Movimento

In prima fila, i rappresentanti del Movimento Rinascita Morelli Autonomo, che ha deciso di aggregarsi alle minoranze, e i sindaci di Lovero, Tovo, Mazzo, Vervio, che hanno fatto altrettanto. Maria Greca Colamartino, SiAmo Sondalo. "La parola più frequente è temporaneità (riferimento agli ospedali olimpici, ndr) che può diventare sinonimo di normalità, ma è precarietà, che porta all’indifferenza; l’assuefazione si sta prendendo possesso della gente, che invitiamo a imporsi, a non restare indifferente, a fare sentire la voce, perché si ripristini il diritto alla sanità; richiamiamo gli amministratori. Senza il Morelli, anche le aree limitrofe subiranno un calo del benessere; se non ci fossero stati gli amministratori del passato, quelli di oggi, il Morelli non lo avrebbero nemmeno visto".

Comuni

Guido Patelli, Grosotto bene comune. "E’ certo, Regione Lombardia non vuole investire più sul Morelli, dobbiamo opporci a questo modello; il futuro? Cercheremo la sanità nelle grandi città; ma l’aspetto è economico e sociale: non potremo stare vicini al nostro caro malato. La politica deve avere la dignità di dire le cose come stanno; stasera rompiamo il silenzio. E’ tempo che i sindaci si facciano sentire per chiedere il rispetto della nostra gente". Gianfranco Saruggia, Valfurva Viva. "Equità, sostenibilità, evoluzione: questo è il diritto alla salute». Simone Angeloni di SiAmo Sondalo ha ricostruito "i cambi di rotta dei sindaci negli ultimi anni". Domenica Besseghini, Grosio è futuro. "Chiediamo il ripristino dei posti letto accreditati, potenziamento dell’Unità spinale, collaborazioni tra Morelli e Università". Chiara Brandi, Valdisotto Dinamica. "Spiace che i sindaci dell’Alta Valle non siano qui con noi a lottare". Luigi Grassi, SiAmo Sondalo, ricorda la parola autonomia. "Non era mai capitato che le minoranze si dovessero riunire per parlare di sanità". Le opposizioni hanno chiesto di potere entrare a sedere in conferenza dei sindaci. Ezio Trabucchi, Movimento Rinascita Morelli Autonomo: "Tempo fa c’era più indignazione, oggi, diventata frustrazione. Abbiamo tutti il dovere di non perdere l’umore positivo verso le aspettative. Le nostre istituzioni si sono perse per strada; le vedo appiattite, sedate col richiamo alle Olimpiadi. Il Morelli non è morto, le cose possono cambiare se cambiano le persone". Anna Maria Saligari, sindaca di Lovero, al pubblico. "La nostra forza siete voi; non smettete mai di credere che insieme possiamo cambiare le cose".

Commenti
Angela

La sanità valtellinese è sempre do meno non se ne può più. Sempre dobbiamo x curar i trovare soluzioni non in valle. è una vergogna. L'ospedale di Sondalo era una eccellenza, ora volete quasi chiuderlo?vergogna!!!

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