Parte il 10 aprile il congresso di psichiatria
26esima edizione.

Si avvicina, dal 10 al 14 aprile, il congresso di psichiatria, 26esima edizione. Il titolo, "Disturbi mentali, trauma, vulnerabilità e resilienza", porta a un’area di ricerca e trattamentale ricca di prospettive, integrazione tra discipline diverse, in una dialettica che mantenga aperta la dinamica tra scienze della natura e scienze dell’uomo. Presidenti del Congresso: Emi Bondi, Claudio Mencacci; segreteria scientifica, Emi Bondi, Annabella Di Giorgio. Chiara la necessità di un’interazione sui vari piani, biologico, psicologico, sociale, ambientale, collegata alla natura multi-causale della maggior parte dei disturbi. La ricerca condotta sempre più in età precoce, identifica un continuum tra disturbi dell’età infantile e adulta.
Età
È nell’area della età evolutiva che si gioca una partita fondamentale: a fronte di un cambiamento di espressioni della sofferenza sempre più precoci, e caratterizzate da aspetti non sempre inquadrabili in categorie diagnostiche, aumenta la consapevolezza della importanza degli stili di vita, del clima emotivo, ambienti di crescita, assetti genetico-costituzionali. Parlare di stress, resilienza, vulnerabilità, adattamento e disadattamento significa affrontare anche temi delle condizioni di lavoro e rischi degli operatori della salute, mentale in particolare. Ognuno di noi risponde alla minaccia trasformativa in atto utilizzando strumenti propri, percezione di sé dentro a relazioni e istituzioni; ma ognuno ha il suo punto di frattura; c’è un burnout individuale e dei sistemi di cura. La pandemia sta ancora agendo attraverso conseguenze sanitarie, relazionali, economiche.