Aprica

Il Calimero torna a far parlare il web, ecomostro da abbattere

Il profilo Facebook del gruppo Rovine e Rinascite, ha riportato alla ribalta il condominio nel cuore del paese.

Il Calimero torna a far parlare il web, ecomostro da abbattere
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Il Calimero, uno degli edifici più brutti realizzati negli anni ‘60-‘70 all’Aprica, è tornato ad essere una star del web. Proprio in settimana la sua foto è ricomparsa sotto il profilo Facebook del gruppo Rovine e Rinascite, con una bella ma imprecisa descrizione. Che riportiamo. Anche se non ci risulta assolutamente un vero e proprio abbandono, molti appartamenti sono ancora affittati dalla proprietà. Ci sono delle imprecisioni in descrizione, ma la cosa vera è che questo edificio appare come uno dei più mostruosi mai realizzati in una località turistica alpina, per altro in pieno centro, piazza Palabione.

Testo

"Edificio “Calimero”, Aprica, Italia, Lombardia. Costruzione: fine anni ’70. Abbandono: anni 2000. Nel paesaggio brullo e maestoso delle piste da sci, c’è una sagoma che molti riconoscono senza saperne il nome: un palazzone nero, abbandonato, incastonato in un pendio erboso, spoglio come un guscio vuoto. Lo chiamano tutti “Calimero”, per via della sua cupola scura e la forma goffa e tondeggiante, che ricorda l’iconico pulcino nero della pubblicità anni ‘60. Nato durante il boom edilizio delle seconde case di montagna, l’edificio era stato concepito come residenza turistica o albergo, ma la sua forma irregolare e il colore cupo lo resero da subito anomalo rispetto al paesaggio alpino. Isolato, massiccio, geometrico, sembrava più un avamposto di un esperimento fallito che un’ospitalità di montagna. Mai completato o mai davvero avviato? Le informazioni sono frammentarie.

Alcuni dicono che non sia mai stato completato, altri sostengono che sia stato usato per pochi anni e poi lasciato vuoto per problemi strutturali o finanziari. Di certo c’è che da almeno due decenni è completamente disabitato (non vero ndr). Oggi, le sue finestre sbarrate, i balconi arrugginiti e le pareti scrostate dominano un versante incantevole, ma in contrasto totale con l’architettura di rifugi, baite e hotel moderni che lo circondano.

Il Calimero è diventato un soggetto frequente di foto urbex e racconti online, una presenza fissa nelle camminate, una rovina contemporanea che affascina per il suo essere fuori scala e fuori luogo. La rinascita? Ancora in sospeso.

Negli anni si sono rincorse voci di acquisti, demolizioni, riconversioni, ma nulla è stato realizzato. Alcuni residenti e visitatori lo vorrebbero vedere trasformato in hotel, centro culturale, spazio panoramico.

Altri vorrebbero solo che sparisse. Per ora resta lì, silenzioso e cupo, come un simbolo alpino della cementificazione spinta e dell’abbandono edilizio, ma anche come monumento involontario a una modernità che ha perso il passo. Foto prese da vari gruppi e piattaforme social, utilizzate nel rispetto del fair use. Se riconosci l’autore o conosci chi ha scattato questa foto, ti preghiamo di taggarlo assieme alla nostra pagina, così da poterlo aggiungere correttamente alla descrizione". Al di là degli errori nelle descrizioni del gruppo, perchè l’edificio è stato completato proprio così come appare ed è sempre stato usato come residence, balza all’occhio ancora una volta l’attenzione di gruppi ambientalisti o comunque che hanno a cuore gli aspetti naturalistici della montagna, anche di livello nazionale, che per anni si sono occupati di questo vero e proprio ecomostro, denunciandone la bruttura.

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