Azione semplice, concreta e necessaria

Valchiavenna e Valtellina più verdi grazie a Legambiente: piantati 150 alberi in due anni e mezzo

Un progetto diffuso per contrastare il cambiamento climatico e restituire ombra e biodiversità ai fondovalle alpini

Valchiavenna e Valtellina più verdi grazie a Legambiente: piantati 150 alberi in due anni e mezzo
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Nei territori di Valchiavenna e Valtellina il verde cresce grazie all’impegno di Legambiente, che negli ultimi due anni e mezzo ha messo a dimora complessivamente 150 alberi: 129 in Valchiavenna e 21 in Valtellina. Si tratta di un’iniziativa portata avanti in collaborazione con diversi attori locali – scuole, aziende e istituzioni – con l’obiettivo di contrastare il cambiamento climatico e favorire la riforestazione urbana e rurale.

Sotto l'ombra

Un ruolo centrale è stato dato al fondovalle, dove la crisi climatica si fa sentire in maniera più marcata, portando a un progressivo innalzamento delle temperature estive. “Sotto la chioma di un albero si può arrivare fino a 3°C in meno”, ricorda Legambiente, sottolineando come sia fondamentale piantare alberi non solo nei boschi, ma soprattutto all’interno dei centri abitati, in parchi pubblici, giardini privati, marciapiedi e aree aziendali.

Piantumazioni

Tra le piantumazioni più significative in Valchiavenna si segnalano le 25 piante da frutta locali nei giardini aziendali di Dispotech, BBG, Fasto Officina e Falegnameria Del Curto; 11 nel parcheggio di Casenda; 30 nel parchetto di Novate Mezzola grazie alla collaborazione con la scuola media locale; e 17 piante ricavate da antiche varietà di Sommarovina, innestate e collocate in prati, giardini privati e aree di fondovalle. Il 15 maggio di quest’anno altre piante sono state messe a dimora a Chiavenna, in occasione della giornata del volontariato, con due classi del liceo dell’Istituto Leonardo da Vinci.

In Valtellina, invece, le 21 piante sono state distribuite tra i parchi pubblici di Tirano – in collaborazione con l’Istituto Superiore Pinchetti – e nel giardino della scuola Enaip di Morbegno, grazie al sostegno dell’azienda di autotrasporto Maganetti.

Le specie scelte comprendono sia antichi alberi da frutto locali, recuperati nei borghi montani, sia varietà autoctone dei boschi lombardi fornite dall’Ersaf e riprodotte tramite seme.

Azione semplice, concreta e necessaria

L’iniziativa si inserisce in un più ampio movimento nazionale e internazionale di riforestazione. Come ricordato nell’Atlante delle Foreste 2023 di Legambiente Nazionale e AzzeroCO2, lo scorso anno in Italia sono stati piantati oltre 2,4 milioni di alberi su più di 3.000 ettari.

“Piantare alberi è un’azione semplice, concreta e necessaria”, afferma Legambiente. “Vogliamo contribuire attivamente alla lotta contro i cambiamenti climatici, assorbendo CO₂ e creando ombra dove serve, per restituire vivibilità ai nostri paesi e partecipare a un movimento che unisce territori, cittadini e comunità in un impegno comune per il futuro.”

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