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Strade provinciali, l’allarme di ANCE Lecco Sondrio: “Tagli inaccettabili, servono risorse per la manutenzione”

Fabi (ANCE Lecco Sondrio): “Ripristinare i fondi per la manutenzione delle strade provinciali. Le risorse vanno recuperate da una ottimizzazione delle spese correnti”

Strade provinciali, l’allarme di ANCE Lecco Sondrio: “Tagli inaccettabili, servono risorse per la manutenzione”
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Preoccupazione e richiesta urgente di un cambio di rotta: è questo il messaggio lanciato dal presidente di ANCE Lecco Sondrio, Luca Fabi, in merito alla drastica riduzione dei fondi destinati alla manutenzione straordinaria delle strade provinciali. Un tema che tocca da vicino la sicurezza dei cittadini e la competitività dei territori.

Preoccupazione

“Condividiamo la forte preoccupazione espressa dai vertici del nostro sistema, regionale e nazionale, per la drastica riduzione delle risorse destinate alla manutenzione straordinaria delle strade provinciali, decisa dal Governo attraverso la legge di bilancio 2025 e il DL Milleproroghe”, ha dichiarato Fabi, sottolineando l’allarme già sollevato a più livelli istituzionali.

Il taglio, spiega, ammonta al 70% per il solo biennio 2025-2026, colpendo duramente una rete infrastrutturale già fragile.

“La Lombardia è ovviamente la regione più penalizzata, con 44 milioni di euro tagliati su un totale di 63. Per Lecco parliamo di 2 milioni 345 mila euro e per Sondrio di 1 milione 398 mila euro in meno”, prosegue Fabi.

Una situazione che non solo compromette gli interventi già programmati, ma comporta anche un inevitabile aumento dei costi futuri, dovuto al degrado progressivo delle infrastrutture.

Il rischio concreto, secondo ANCE Lecco Sondrio, è un impatto diretto sulla sicurezza stradale e sulla capacità delle imprese di operare in territori già complessi da servire.

Da qui, la richiesta chiara:

“Chiediamo con forza che i fondi vengano ripristinati. Se occorre recuperarli, è necessario farlo altrove, per esempio ottimizzando in modo significativo le spese correnti”, conclude Fabi.

Un appello che si unisce a quello di tutto il sistema ANCE, affinché il tema torni al centro dell’agenda politica nazionale.