Olimpiadi 2026 e nodo viabilistico della Sassella: "Fermarsi ora per evitare un danno irreparabile"
il PD chiede la sospensione del progetto dello svincolo della Sassella e l’avvio di un percorso condiviso, sostenibile e rispettoso del territorio in vista delle Olimpiadi 2026.

Il progetto per il nuovo svincolo della Strada Statale 38 in località Sassella, a Sondrio, torna al centro del dibattito politico. Dopo il parere negativo espresso dalla Soprintendenza nel febbraio scorso, il Partito Democratico ha deciso di portare la questione all’attenzione del Governo, con un’interrogazione parlamentare presentata oggi dalla deputata Silvia Roggiani al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
La sollecitazione arriva in vista delle Olimpiadi invernali del 2026, appuntamento che dovrebbe rappresentare un’occasione di sviluppo per la Valtellina, ma che rischia – secondo il PD – di trasformarsi in un’occasione persa se non si rivedrà il progetto dello svincolo in una chiave più sostenibile.
Fermarsi ora per evitare un danno irreparabile
La posizione del Partito Democratico, maturata in sinergia con la segreteria provinciale di Sondrio, è chiara: fermarsi ora per evitare un danno irreparabile. Il segretario provinciale e capogruppo in consiglio comunale Michele Iannotti ribadisce che l’infrastruttura è necessaria per rispondere alle criticità del traffico locale, ma sottolinea la necessità di una “funzionalità che non prescinda da sostenibilità e integrazione paesaggistica”. Un’opera di questa rilevanza – afferma – “non può essere affrontata con superficialità né con l'attuale rigidità progettuale”.
A sollevare forti perplessità è anche la parlamentare Silvia Roggiani, che richiama l’attenzione sul valore storico e paesaggistico dell’area interessata:
“Il tracciato previsto rischia di compromettere in modo permanente un contesto unico, che comprende il santuario della Sassella e i terrazzamenti vitati. Il Governo ha il dovere di ascoltare il territorio e di valutare soluzioni alternative meno impattanti”.
Sulla stessa linea anche Pierluigi Morelli, responsabile provinciale Infrastrutture e Ambiente del PD e consigliere comunale, che richiama le osservazioni puntuali espresse dalla Soprintendenza:
“Non sono state prese in considerazione opzioni su aree già urbanizzate e mancano valutazioni alternative. Il PD è favorevole agli investimenti infrastrutturali, ma questi devono rispondere a criteri di equilibrio con l’ambiente e la comunità locale”.
Il richiamo ai Giochi olimpici invernali è centrale anche nelle parole della deputata Roggiani:
“L’appuntamento del 2026 dev’essere l’occasione per dimostrare che sviluppo e tutela del paesaggio possono convivere. Il patrimonio ambientale e culturale della provincia di Sondrio non può essere sacrificato in nome della velocità decisionale”.
Occasione mancata
Iannotti evidenzia poi un'altra occasione mancata: la proposta di un sottopasso, avanzata dalla minoranza nel consiglio comunale di Sondrio nel 2022, fu respinta per presunti rischi idrogeologici. Eppure, ricorda, “nella stessa area esistono magazzini e parcheggi interrati. Con le tecnologie attuali, una soluzione alternativa era possibile, più sostenibile e già realizzabile”.
Infine, il Partito Democratico richiama l’attenzione sulla necessità di una visione più ampia:
“Non si può ignorare – sottolinea ancora Iannotti – la rotatoria di Castione Andevenno, a poche centinaia di metri dallo svincolo previsto. Senza un intervento complessivo sul nodo viario, il rischio è solo di spostare il problema”.
In conclusione, Roggiani, Iannotti e Morelli chiedono con fermezza al Governo la sospensione dell’iter attuale e l’avvio di un percorso realmente partecipato e condiviso:
“Molto tempo è stato già sprecato. È ora di voltare pagina e lavorare insieme a una soluzione all’altezza delle aspettative del territorio”.