Confindustria Lecco Sondrio, Campanari: «Il sistema si sta dimostrando solido e reattivo»
«Le misure protezionistiche destano preoccupazione, ma le aziende si stanno attrezzando per fronteggiarle con tempestività»

Le aziende del nostro territorio si trovano oggi a dover fare i conti con uno scenario internazionale complesso, caratterizzato da instabilità e criticità crescenti. Allo stesso tempo sono chiamate alla sfida dell'Intelligenza Artificiale, così come a quella della carenza di manodopera qualificata: un quadro non semplice, che però viene affrontato mettendo in campo il tipico «saper fare» che le contraddistingue. Qual è quindi lo stato di salute delle «nostre» imprese? Ne abbiamo discusso con Marco Campanari, presidente di Confindustria Lecco e Sondrio.
Come valuta l’andamento economico dei primi sei mesi del 2025?
Nonostante il perdurare di un contesto internazionale complesso, segnato da incertezze geopolitiche e da un rallentamento diffuso della domanda a livello globale, il sistema produttivo delle province di Lecco e Sondrio continua a dimostrarsi solido e capace di adattamento. Le imprese del territorio mantengono elevata l’attenzione su qualità, innovazione e sostenibilità; le attività produttive proseguono regolarmente; le aziende affrontano le criticità e confermano un orientamento strategico alla crescita, del quale è un importante segnale la ricerca attiva di nuove figure professionali da inserire in organico. Le più recenti rilevazioni del nostro Centro Studi restituiscono infatti un quadro eterogeneo, ma nel complesso stabile, e privo di elementi di particolare allarme o di evidenze marcate di rallentamento degli indicatori economici.
Quali effetti stanno provocando i dazi sulle «vostre» imprese?
Le misure protezionistiche senza dubbio destano preoccupazioni, tanto più che si aggiungono a criticità note, fra cui le difficoltà legate alla continuità degli approvvigionamenti e l’incidenza del costo dell’energia. Dai riscontri raccolti attraverso il dialogo con gli imprenditori associati, emerge piena consapevolezza degli impatti che le misure protezionistiche potranno avere, in alcuni casi in modo rilevante, sull’operatività delle aziende locali. Si tratta, tuttavia, di dinamiche già individuate e anticipate da molte imprese del territorio, che si stanno attrezzando per fronteggiarle con tempestività. Il tessuto manifatturiero delle nostre province conferma dunque la propria reattività, attivando strategie diversificate. Al fine di fronteggiare eventuali difficoltà a livello commerciale, soprattutto nei confronti degli Stati Uniti, le aziende hanno in particolare previsto alcune strategie come aumentare l’export e, in generale, le vendite verso altri paesi, incrementare il fatturato sul mercato domestico, sviluppare partnership con altre imprese.
Quali sono le prospettive per l’anno attualmente in corso?
In un contesto così incerto come quello che stiamo vivendo, formulare previsioni precise risulta inevitabilmente complicato: quasi quotidianamente emergono notizie dal panorama internazionale che impattano in modo significativo sia sullo scenario politico sia su quello economico. Possiamo però dire che, allo stato attuale, si delinea un quadro tendenzialmente orientato alla stabilità, pur con alcune differenziazioni nelle dinamiche evolutive tra il mercato domestico e quello estero. In particolare, il mercato interno appare più vivace e reattivo rispetto a quello internazionale, che mostra segnali di maggiore prudenza e rallentamento.
Sul fronte Intelligenza Artificiale sono stati fatti passi in avanti? A che punto si trovano le imprese?
L’evoluzione tecnologica e l'innovazione, asset di competitività fondamentali per il futuro, costituiscono il quadro complessivo all’interno del quale si inserisce anche il tema dell’intelligenza artificiale. Oggi è essenziale concentrarsi sulle tecnologie innovative, su Industria 5.0 e sull'intelligenza artificiale in particolare, promuovendo una diffusione più capillare delle attività e dei progetti già disponibili, grazie anche alla nostra partecipazione, come soci fondatori, al Digital Innovation Hub Lombardia. Per quanto concerne innovazione, ricerca, sviluppo e trasferimento tecnologico abbiamo poi all’attivo un'altra sinergia strategica: la collaborazione con il Politecnico di Milano e in particolare con il Polo territoriale lecchese. Tutte le imprese che hanno già approcciato o hanno in programma di approcciare un percorso deciso in questa direzione hanno quindi a disposizione molte opportunità, oltre al supporto della nostra Associazione.
Carenza di manodopera qualificata: aziende, associazioni e scuola sono al lavoro, ma la situazione è in miglioramento?
Le difficoltà nel reclutare e trattenere giovani con competenze tecniche e industriali sono ben note e le imprese evidenziano come sia sempre più complesso attrarle e, in alcuni casi, trattenerle. Le ragioni che contribuiscono a questo scenario sono molteplici e variegate, e non si limitano certo al nostro territorio, dove Confindustria Lecco e Sondrio negli anni ha contributo a ridurre il divario fra domanda ed offerta di lavoro attraverso iniziative di diversa matrice e che si rivolgono a studenti di tutte le età.
Ci sono novità all’orizzonte per la vostra associazione in termini di progetti/proposte?
Da un lato siamo concentrati in una maggiore diffusione della cultura di impresa e nel contrastare i preconcetti, che ancora persistono, riguardano al mondo produttivo: siamo convinti che un cambio culturale sia ancora necessario, anche se sicuramente ci sono stati cambiamenti rispetto al passato. D’altro canto, crediamo sia di importanza strategica concentrarci anche sulle opportunità che il nostro territorio offre agli studenti. Alcune novità importanti sono state introdotte negli ultimi anni. Pensiamo ad esempio agli ITS, con l’esperienza dell’ITS Academy Lombardia Meccatronica a Lecco e dell’ITS Academy Agroalimentare basato a Sondrio. Pensiamo al percorso di formazione duale che da diversi anni forma con successo giovani pronti ad entrare in azienda con profili coerenti rispetto alle esigenze delle imprese e, quindi, con altissima possibilità di inserimento nel mondo del lavoro. Pensiamo a tutte le proposte che coinvolgono gli studenti delle scuole elementari e medie. Confindustria Lecco e Sondrio, oggi sta portando avanti e potenziando le attività che hanno incontrato interesse e mostrato efficacia e inoltre è impegnata in nuovi progetti, alcuni particolarmente ambiziosi, che troveranno presto concretezza.
La scheda
Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio da maggio 2024, Marco Campanari è al vertice di CICSA Group, gruppo industriale di famiglia leader nella produzione di catene e accessori per applicazioni di trasporto di materiali sfusi. Articolata l’esperienza nel sistema Confindustria, dove ha ricoperto e ricopre cariche a livello locale, regionale e nazionale. Fra le altre è stato presidente dei Giovani Imprenditori di Lecco e di Confindustria Lombardia, oltre che del Comitato Piccola Industria di Confindustria Lecco e Sondrio e componente del Consiglio Generale nazionale di Confindustria. Marco Campanari è anche Coordinatore del Gruppo di lavoro Better Regulation e Semplificazione normativa istituito nell’ambito del Gruppo Tecnico Europa di Confindustria nazionale.