Dalla Regione 10 milioni contro il dissesto idrogeologico

Destinatari sono i Comuni lombardi con meno di 15 mila abitanti.

Dalla Regione 10 milioni contro il dissesto idrogeologico

Uno stanziamento di 10 milioni di euro per interventi finalizzati al ripristino di situazioni di
dissesto idrogeologico o di interventi di manutenzione del territorio conseguente ai danni causati o indotti da fenomeni naturali. Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta lombarda su proposta dell’assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni, Massimo Sertori, che stabilisce anche i criteri per accedere alla misura.

Dissesto idrogeologico, le parole di Sertori

“La misura – ha spiegato Sertori – nasce per andare incontro alle aspettative diffuse del territorio e sostenere l’attuazione di progetti locali mirati, spesso esclusi dalle graduatorie delle grandi opere. I Comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti  potranno accedere a questi fondi per la messa in sicurezza e la manutenzione del reticolo idrico minore e per il ripristino di dissesti potenzialmente pericolosi per persone e infrastrutture”.

I destinatari della misura e gli interventi finanziabili

I Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, risultante dall’ultimo dato ufficiale disponibile dell’Istituto nazionale di statistica, potranno ottenere un contributo sino al 90% della spesa ammissibile, mentre per i Comuni con popolazione compresa tra i 5 mila e 15 mila abitanti il contributo potrà giungere sino al 50%. Saranno ammissibili al finanziamento interventi o opere relative a: regimazione idraulica del reticolo idrico minore di competenza comunale; sistemazione di dissesti idrogeologici, anche su versanti, che generino o abbiano generato rischio per la popolazione e/o danno per le infrastrutture di competenza comunale (strade, acquedotti, fognature). Saranno inoltre ammissibili le spese direttamente imputabili alla realizzazione dell’intervento: progettazione, relazioni specialistiche, spese tecniche, indagini geognostiche, contributi ANAC (Autorità nazionale Anticorruzione), spese di aggiudicazione; acquisizione aree o costituzione di servitù; acquisto di beni e attrezzature strettamente connessi alla realizzazione degli interventi come ad esempio sistemi di allerta, di monitoraggio e/o di misura).

“Si possono risolvere problematiche sul territorio”

“Questo aiuto fattivo – ha continuato Sertori – è pensato per sostenere i Comuni anche in azioni di prevenzione e mitigazione del rischio, scongiurando danni a cose e persone. Se si interviene tempestivamente e con la giusta prospettiva, si possono risolvere problematiche importanti sul territorio”.