Corvi in ansia per la stagione
Le parole del sindaco.

Lo sfogo.
Corvi in ansia per la stagione
Il sindaco di Aprica Dario Corvi analizza la situazione che si è venuta a creare a seguito delle ultime restrizioni anti covid, che per il suo paese rischiano di diventare drammatiche, come per tutti quelli che vivono di turismo. "Sono preoccupato, non lo nego. Ma sono anche fiducioso. Preoccupato perché le nuove restrizioni metteranno seriamente in difficoltà comparti economici che rischiano di non essere più in grado di riprendersi. Confido negli aiuti annunciati. Credo sia importante riuscire a gestire con attenzione e responsabilità il prossimo mese, per invertire la rotta prima possibile. Soprattutto per noi, che viviamo di turismo, con la stagione più importante alle porte. Molti sono i gradi di incertezza, a partire dagli impianti di risalita. Confido si troverà una soluzione equilibrata, che consentirà la riapertura in sicurezza. Anche perché, a differenza di altre attività, chiudere gli impianti significa chiudere tutte le attività. Sono però fiducioso perché abbiamo sempre dimostrato di saper superare le difficoltà. Sarà dura, certo. Prepariamoci ad affrontare un inverno diverso, anomalo. Guardiamo avanti con determinazione, ci sarà nuova luce all’orizzonte".
La situazione
E ancora. "Stiamo vivendo ancora un momento difficile di questa pandemia. Diversi sono i sentimenti che ogni giorno ognuno di noi prova. Paura, rabbia, frustrazione, incertezza e potrei andare avanti con molti altri sostantivi. A fronte di questi sentimenti, mi appello a voi residenti tutti per tenere duro e cercare di affrontare anche questo brutto periodo con energia e attenzione. Ricordo che le regole da seguire per prevenire il contagio e ridurre la diffusione del virus sono le stesse che da mesi conosciamo a memoria: l’utilizzo corretto della mascherina, la riduzione al minimo dei contatti e il distanziamento interpersonale. Questi sono i cardini della prevenzione. Mi preme invece sottolineare come, diversamente dal rispetto delle regole, la comprensibile curiosità di avere informazioni che riguardano gli ammalati di covid 19 del paese non previene però la diffusione del virus. Vi aggiorno e vi aggiornerò come ho fatto durante la prima ondata primaverile. Lo farò comunicando quando utile e necessario, come nel caso odierno. Ricordiamo che dietro ogni “numero” c’è una persona, una famiglia".