Valdisotto

Buoni spesa per le famiglie in difficoltà e banco alimentare

Amministrazione comunale a sostegno della gente.

Buoni spesa per le famiglie in difficoltà e banco alimentare
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L'intervento.

Buoni spesa per le famiglie in difficoltà e banco alimentare

Buoni spesa per 23; 280 euro, in base al numero della popolazione, sono stati erogati dal Ministero al Comune di Valdisotto, destinati a famiglie in difficoltà e più esposte agli effetti economici negativi causati dall’emergenza Covid-19, a quelle che non riescono a soddisfare i bisogni primari solidi come l’emergenza alimentare. Buoni spendibili presso gli esercizi commerciali che hanno aderito e sono elencati sul sito istituzionale del Comune, erogati una tantum e non spendibili per l’acquisto di alcolici, tabacchi e altri generi voluttuari. L’ufficio preposto ha effettuato le analisi delle autocertificazioni, assegnando i bonus spesa alle famiglie i cui componenti non sono assegnatari di sostegni pubblici al reddito regionali e statali. Il bando per l’assegnazione è stato riaperto due volte, visto che l’importo da spendere non veniva esaurito, con lo scopo di assicurare l’aiuto e per dare modo a tutti coloro che non l’avevano ancora fatto di poter usufruire di questa importante agevolazione. Allungando il periodo, infatti, la partecipazione è salita, sono soldi che spettano di diritto.

Nazzari

Così l’assessore Patrizia Nazzari. "Siamo contenti; ci siamo resi conto che il Comune non arriverà ad esaurire la cifra comunque, anche con la seconda possibilità data alla popolazione di farsi sentire; allora abbiamo pensato di predisporre una sorta banco alimentare. Ovvero di acquistare come Comune alimenti non deperibili e con scadenza a lungo termine che metteremo in vari scatoloni e distribuiremo nel mese di giugno. Nelle due fasi siamo riusciti a erogare circa 11 mila euro, le richieste pervenute sono state una sessantina, abbiamo ancora più di 10 mila euro. Le famiglie bisognose sono molte di più, vuoi perché non hanno dimestichezza con il nostro sito comunale, o perché sono timidi, o perché non hanno voluto; andremo sicuramente avanti a sostenere chi ha perduto il lavoro, è stato licenziato a causa della pandemia. Più avanti penseremo anche alle attività artigianali e commerciali".

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