Aprica

"Cambia il modo di fare vacanza"

Come sarà l'estate?

"Cambia il modo di fare vacanza"
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Sul turismo pubblichiamo un intervento del vicepresidente Federfuni Arnaldo Soncelli.

"Cambia il modo di fare vacanza"

L’estate si avvicina e la volontà di ripartire è tanto quanto basta per accontentare gli amanti della montagna in ogni sua sfaccettatura. Tutti gli operatori sono pronti per offrire località tranquille da vivere all’aperto in un ambiante sano e senza resse con un vantaggio per le “stazioni di prossimità” e le loro eccellenze, poche o tante che siano. Si dovranno prima adeguare i protocolli sanitari alle caratteristiche dell’ambiente dove si opera per rimarcare quella volontà sopra indicata tale da cancellare tutte quelle paure sinora vissute che hanno fatto da cornice alle tante restrizioni applicate e rinnovate, ma che hanno visto un quasi maniacale rispetto da parte di una maggioranza silenziosa. Dovranno essere presi dei provvedimenti specifici che tengano conto di chi vive la montagna come fonte di lavori evitando di caricare di responsabilità tutti gli operatori che stanno vivendo una giornaliera incertezza e questo sarà compito delle istituzioni a tutti i livelli. Far ripartire il turismo significa far ripartire una parte dell’Italia eliminando la burocrazia sostituita da leggi chiare e facili da comprendere e dando delle certezze sulla riapertura delle attività montane almeno dal mese di giugno e inizialmente con i soli weekend, prova generale della stagione.

Le categorie

Gli albergatori, B&B e le seconde case sul mercato delle locazioni dovranno avere a breve delle certezze su come riproporsi che non dovrà essere un “last minute” o un “last second” che oggi significherebbe sommare perdite a un prevedibile poco margine, pur di lavorare. “Last” oggi non vuol significare offrire le ultime occasioni a prezzi scontati come in periodi di vacche grasse nel turismo, ma proporre una vacanza che tenga conto della qualità e del prezzo visto che il momento ha colpito pesantemente le tasche di tutti. Scompariranno le grandi tavolate e si assisterà a un ritorno del pic-nic anni settanta e da qui un’idea di prenotazioni on line dei pasti nei rifugi pronti per consumarli poi all’esterno su un colorato “plaid” sempre che non si preferisca panino e birretta, messa nell’acqua gelida del laghetto o torrente, acquistati nella immancabile posteria non sostituita dal moderno mini market. Cambiando il modo di fare vacanza almeno per alcuni anni, il ritornare a un passato già sperimentato e pieno di ricordi porterebbe una ventata di gioventù in tutti oltre a diventare “in” come la signora bene che usa la bici con cesto ornato di fiori, per andare all’edicola per acquistare l’ultimo numero di Vogue. Ce la faremo? Bisogna solo crederci.

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