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Conclave 2025: il cardinale Oscar Cantoni a Santa Marta, inizia il cammino verso il nuovo Pontefice

Il cardinale Oscar Cantoni si unisce agli altri 132 elettori per il Conclave che inizierà il 7 maggio; nella sua lettera alla diocesi di Como sottolinea la comunione nella preghiera e l’invocazione allo Spirito Santo per la scelta del nuovo Pontefice.

Conclave 2025: il cardinale Oscar Cantoni a Santa Marta, inizia il cammino verso il nuovo Pontefice
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Un passo decisivo verso l’elezione del nuovo Papa è stato compiuto oggi con il trasferimento dei cardinali elettori all’interno delle Mura Vaticane. Tra loro, anche il Vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, che da questo pomeriggio risiederà nella "nuova" Casa Santa Marta, l’alloggio che per 12 anni ha ospitato Papa Francesco. La sistemazione è stata assegnata tramite sorteggio, svolto sabato 2 maggio dal camerlengo di Santa Romana Chiesa, il cardinale Kevin Joseph Farrell.

Esperienza unica

In una lettera rivolta alla diocesi di Como nei giorni scorsi, Cantoni ha condiviso l’intensità e la responsabilità spirituale di questo momento.

"Un’esperienza unica e irripetibile, anche se piuttosto complessa", l’ha definita il porporato, descrivendo il clima delle Congregazioni preparatorie che hanno preceduto il Conclave: confronti profondi sulle sfide che attendono la Chiesa e sul profilo del futuro Pontefice. "È stata una esperienza fortissima di comunione – ha scritto – perché da ogni parte della Chiesa sale incessante a Dio un’unica e compatta preghiera. Donaci, Signore, un nuovo Pastore secondo il tuo cuore".

Cantoni ha poi ringraziato i fedeli per le preghiere e i messaggi ricevuti, esortando a proseguire nella supplica:

"Continuiamo a invocare lo Spirito Santo: illumini gli occhi della nostra mente. [...] Ora lasciamoci guidare e plasmare dall’opera dello Spirito Santo".

Questa mattina, nella riunione generale conclusiva prima dell’inizio del Conclave, i cardinali hanno voluto rivolgere un appello congiunto per la pace. Attraverso una dichiarazione diffusa dalla Sala Stampa Vaticana, hanno espresso "rammarico per la mancanza di progressi nei processi di pace" in Ucraina, Medio Oriente e altre aree di conflitto, denunciando l’intensificarsi degli attacchi verso i civili. Il Collegio cardinalizio ha chiesto un "cessate il fuoco permanente" e "negoziati senza precondizioni", invitando i fedeli di tutto il mondo a intensificare la preghiera per una pace "giusta e duratura".

Pro eligendo Pontifice

Domani mattina, 7 maggio, il Collegio dei cardinali concelebrerà nella Basilica di San Pietro la Messa "Pro eligendo Pontifice", presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re. Nel pomeriggio, il solenne inizio del Conclave nella Cappella Sistina, presieduto dal cardinale Pietro Parolin.

Nel rispetto della tradizione e del rigido protocollo stabilito dalla Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis, i 133 cardinali elettori – record storico – presteranno giuramento di segretezza e parteciperanno ai quattro scrutini quotidiani, due al mattino e due al pomeriggio. Ogni fumata – bianca o nera – scandirà l’attesa del mondo. L’elezione richiede una maggioranza qualificata di due terzi: 89 voti.

Nel caso in cui non venga eletto un Pontefice entro tre giorni (dodici votazioni), è previsto un giorno di pausa. Dopo 33 o 34 votazioni senza esito, si procederà a un ballottaggio tra i due candidati più votati, pur mantenendo la soglia dei due terzi e l’esclusione dal voto attivo degli stessi candidati.

Inizia così il Conclave 2025, destinato a scrivere una nuova pagina nella storia della Chiesa. Una pagina che il popolo di Dio, unito nella preghiera, attende con fede e speranza.

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