Famiglie ed enti locali del nord penalizzati: l'appello ai Partiti di Governo
Crosio, referente di “Patto per il Nord” lancia un appello ai partiti di maggioranza "Non basta parlare di autonomia differenziata, bisogna agire contro l’impoverimento".
Il “Patto per il Nord”, associazione politico-culturale nata dalle ceneri della Lega Nord, ha lanciato un grido d'allarme verso il Governo guidato da Giorgia Meloni. Il referente Jonny Crosio, in rappresentanza della provincia di Sondrio, chiede con forza che la questione settentrionale torni al centro dell’agenda politica nazionale. La critica si concentra su misure economiche e sociali che, secondo l'associazione, penalizzano il Nord, aumentando il divario con il Sud.
Misure che penalizzano il Settentrione
Le recenti politiche economiche sono viste come sbilanciate a favore delle regioni meridionali, sia per gli aiuti energetici sia per i tagli agli enti locali. Tra gli esempi citati, l’aliquota IVA al 22% per i consumi di gas superiori ai 480 mc incide pesantemente sulle famiglie del Nord, dove il clima rigido richiede maggiori consumi, rispetto a un Sud fiscalmente più avvantaggiato. Simile squilibrio emerge nel “Fondo nazionale reddito energetico”, che ha stanziato 160 milioni di euro per il Sud e solo 40 milioni per il Nord.
Anche gli enti locali del Settentrione subiscono le conseguenze di questa disparità. I tagli complessivi ai comuni italiani ammonteranno a 3,2 miliardi di euro nel quinquennio 2025-2029 e a 5 miliardi tra il 2030 e il 2037, colpendo in particolare i piccoli comuni del Nord. Nella sola provincia di Sondrio, i 71 comuni con meno di 5.000 abitanti, tra cui 30 sotto i mille abitanti, risentiranno della cancellazione dei fondi per la messa in sicurezza di scuole e strade, previsti dal D.L. Crescita 34/2019.
Impoverimento sociale
Crosio sottolinea un problema sempre più evidente: l’impoverimento sociale. Famiglie in difficoltà rinunciano alle cure mediche a causa di un sistema sanitario che appare sempre più inaccessibile ai meno abbienti. Per il referente del “Patto per il Nord”, il residuo fiscale lombardo – oltre 50 miliardi di euro – potrebbe alleviare molte difficoltà se reinvestito localmente.
La preoccupazione cresce anche per il nuovo “Fondo concorso finanza pubblica”, che, secondo Crosio, rischia di trasformarsi in un ulteriore drenaggio di risorse dal Nord per il risanamento dei conti nazionali.
Il monito di Crosio
Le conseguenze di questa gestione politica ricadono sui sindaci del Nord, costretti a garantire i servizi essenziali con risorse sempre più limitate. L’aumento inevitabile dei tributi locali graverà sulle comunità settentrionali, mentre altrove, come in Sicilia, i comuni continuano a non riscuotere tributi per miliardi di euro, senza ripercussioni.
"Rimettere al centro dell’agenda politica la questione settentrionale è per noi un imperativo morale", dichiara Crosio. Il “Patto per il Nord” invita i rappresentanti regionali e parlamentari a concretizzare il loro impegno, passando dalle promesse alle azioni concrete. La richiesta è chiara: dare priorità alle esigenze delle comunità del Nord, evitando che la marginalizzazione continui.
In vista delle Olimpiadi invernali del 2026, l’associazione chiede interventi strutturali che non si limitino alle "passerelle" politiche, ma che abbiano un reale impatto sul territorio e sulle famiglie che lo abitano.