L'appello

"Non abbandoniamo le piccole attività per il coronavirus"

E' l'invito del consigliere comunale di Sondrio Stefano Angelinis.

"Non abbandoniamo le piccole attività per il coronavirus"
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Un appello a tutti perché il coronavirus non ci spinga ad abbandonare le piccole attività della città. A lanciarlo è il consigliere comunale di Sondrio Stefano Angelinis.

Cornavirus, l'appello di Angelinis

Ecco l'appello, una sorta di lettera aperta indirizzata ai valtellinesi:

"Non abbandoniamo i nostri ristoranti, i nostri bar e le piccole attività commerciali che ogni giorno lavorano nel territorio e per l’economia del territorio. Ma soprattutto, non abbandoniamo le nostre abitudini.
In questa fase è giusto avere fiducia nelle autorità ed eseguire le disposizioni di sicurezza impartite dallo Stato e dalle Regioni. La fiducia nelle istituzioni in momenti difficili è il requisito fondamentale, ma non dobbiamo nemmeno farci eccessivamente prendere dal panico e abbandonare le nostre abitudini, vietandoci anche ciò che le ordinanze non vietano.
In una prima fase abbiamo visto persone precipitarsi nei supermercati, che sono quindi paradossalmente diventati i principali “luoghi affollati”, e nelle farmacie per fare le scorte di amuchina. Ben vengano la prudenza e l’attenzione, ma non possiamo correre il rischio di bloccare tutto. In questi giorni ancora si fatica a tornare alla normalità, ma c’è tanta voglia di ripartire.
Il nostro territorio già da diversi anni vive una fase di difficoltà economica ormai strutturale e di rallentamento nei consumi. Il rischio è che il degenerare di questa situazione possa portare dei danni all’economia italiana e, ancor più, all’economia della nostra Provincia, con particolare riguardo ai soggetti più colpiti. I bar, i piccoli esercizi commerciali e il comparto turistico stanno soffrendo questa situazione ed è necessario un sostegno sia da parte della politica che da ciascuno di noi, concittadini, ciascuno nel suo piccolo.
Dobbiamo poi prestare particolare attenzione ai soggetti più deboli, come gli anziani e i malati, ritenuti maggiormente a rischio da questo virus, ed essere grati, ora più che mai, agli operatori sanitari, che ogni giorno si “spaccano la schiena” per garantire la sicurezza e la salute di tutti.
Lanciamo quindi un appello al senso civico e solidale della nostra comunità, perché, oltre che a prestare la dovuta attenzione, si continui ad andare al mercato, ad andare a mangiare la pizza e a sostenere le piccole attività in cui, oltre ad esserci meno affollamento, c’è la maggiore necessità di sostegno in questi giorni difficili. Ripartiamo, insieme!”.

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