Bormio

Addio pediatra, caos nel Bormiese

Da ieri 8 gennaio la dottoressa Giulia Masa ha cessato la propria attività convenzionale di pediatra di libera scelta per trasferimento.

Addio pediatra, caos nel Bormiese
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Dall’8 gennaio 2024 la dottoressa Giulia Masa ha cessato la propria attività convenzionale di pediatra di libera scelta per trasferimento.

I cittadini residenti nell’ambito territoriale Distretto di Bormio, che rimarranno senza assegnazione di pediatra, potranno rivolgersi ad uno dei pediatri presenti nell’AFT Alta Valtellina o ad un medico di assistenza primaria dell’AFT di Bormio che si renderanno disponibili ad effettuare visite occasionali, per rispondere temporaneamente ai loro bisogni.

Le viste dovranno essere compensate direttamente dal cittadino al pediatra/medico che rilascerà regolare fattura per la prestazione resa, con le tariffe indicate, di cui sarà possibile richiedere il rimborso tramite l’Ufficio Scelta e Revoca dell’ASST Valtellina e Alto Lario di Bormio.

Arlati

La cosa non ha lasciato indifferente l’avvocato Francesco Arlati, consigliere comunale di Valdidentro, che ha scritto a tutti i soggetti interessati.

"Apprendo con stupore della comunicazione di ATS Montagna del 28 dicembre 2023, rispetto alla quale non posso esimermi di rispondere, indignato, sia come genitore, sia come amministratore di uno dei Comuni direttamente impattati dal contenuto della medesima. La comunicazione perveniva ai cittadini con soli dieci giorni di anticipo rispetto alla data di cessazione, dopo soli tre anni, dell’attività della dottoressa Masa, unico pediatra di libera scelta operante nei Comuni di Bormio, Valdidentro, Valdisotto, Valfurva e Sondalo (di seguito, il Distretto di Bormio), nonostante ATS Montagna già fosse a conoscenza del trasferimento quanto meno dal 4 dicembre 2023, data in cui - per quanto ho appreso dalla stessa Masa - ATS Montagna avrebbe ricevuto tutta la documentazione relativa al cambio di sede. Non si comprende, pertanto, per quale ragione ATS abbia ritardato l’informativa nei confronti della popolazione residente...".

ATS

Non solo.

"È chiaro, alla luce di quanto sopra, come l’imminente interruzione della continuità nell’assistenza primaria ai bambini residenti nel Distretto di Bormio costituisca una grave, incontestabile e inescusabile inadempienza di ATS Montagna e, di riflesso, ma non secondariamente, di Regione Lombardia. Con tutte le conseguenze, anche sotto il profilo risarcitorio, a cui una così violenta profanazione del diritto costituzionale alla salute dei cittadini, in questo caso minori, esporrà i predetti enti in mancanza di tempestive azioni rimediali".

Fra queste "ad esempio, a titolo meramente esemplificativo, l’immediata nomina - anche temporanea, nelle more di una soluzione definitiva che non può e non deve tardare ad arrivare, mediante trasferimento da altro ambito territoriale di ATS Montagna o da altra Provincia della Lombardia - di un numero adeguato di pediatri di libera scelta, sufficiente a garantire la continuità assistenziale primaria dei bambini residenti nel Distretto di Bormio".

Si invita, inoltre, "Regione Lombardia, congiuntamente a ASST della Valtellina e dell’Alto Lario, a valutare le conseguenze, immediate e dirette, che un eventuale ritardo nell’implementazione delle azioni rimediali necessarie e/o opportune per fronteggiare l’imminente situazione di vacanza del pediatra di libera scelta, sull’Ospedale Eugenio Morelli di Sondalo (sulla cui precaria condizione, ben nota ai destinatari della presente, sono già stati spesi fiumi di inchiostro e non è necessario aggiungerne altro), in termini di incremento, probabilmente esponenziale, del numero di accessi al Pronto Soccorso. Presso il quale, per altro, non è nemmeno garantita la presenza 24/7 di un pediatra".

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