Tirano

Finalmente dissequestrato il Foro Boario

Franco Spada: "Nulla di scorretto è stato fatto dalle amministrazioni coinvolte, ora avanti coi lavori".

Finalmente dissequestrato il Foro Boario
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Dopo 2 anni di blocco l’area del Foro Boario è stata dissequestrata e ora si riparte per completare le importanti opere di rigenerazione urbana già avviate. "Se lo scrittore e giornalista Ennio Flaiano fosse ancora in vita - il commento del sindaco Franco Spada - dalla vicenda accaduta nell’area Foro Boario di Tirano negli ultimi 2 anni e l’odierno finale, ne avrebbe tratto, con la sua grande ironia, un articolo di costume che avrebbe rappresentato la fotografia di perchè l’Italia odierna va male, ripiegata tutta non verso una cultura del fare, pro attiva e costruttiva in una leale collaborazione tra apparati di Stato che fu tipica del periodo dopoguerra ma nel pensiero del sospetto del pregiudizio e del complotto di una società sempre più chiusa che ha paura del suo futuro. E questo è grave nella relazione tra apparati dello Stato che dovrebbero tendere ad un unico interesse che è quello del cittadino. Già dal diritto romano si diceva che la ricerca fine a se stessa di un reato è l’antitesi stessa della giustizia".

Comunità

Nella situazione capitata, che ha creato grave danno alla comunità di Tirano "pare che nel tempo ci sia stata la proiezione di due film completamente diversi che sono proseguiti parallelamente negli ultimi due anni. Nel primo film che io personalmente ho vissuto è descritta la verità e il coraggio di fare scelte complesse delle amministrazioni pubbliche coinvolte e le tante riunioni tra Comune di Tirano e Provincia di Sondrio, degli obiettivi condivisi e di tanti tecnici coinvolti, di imprese che hanno operato, della fatica di ottenere finanziamenti per un nobile fine e di tutti i cittadini che per anni hanno visto l’area urbana che ben conoscevano che si stava trasformando, hanno compreso gli interventi che si stavano realizzando e ne hanno visto lo sviluppo. Un’area fatiscente che si stava trasformando in palazzetto sportivo al servizio delle scuole superiori e un parco pubblico. Film ovviamente noioso perchè parla di lavoro lungo e faticoso, difficile da spiegare e in mezzo ad una notevole complessità e a burocrazia spesso asfissiante e tutto questo è iniziato come pensiero complessivo addirittura nel 2015".

Il raccont0

Il tutto assolutamente alla luce del sole, comunicato e sistematicamente descritto dagli organi di stampa locale. "Nel secondo film - molto più brillante e recente e di semplice linguaggio - quando si era ormai giunti alla conclusione delle complesse opere di demolizione dell’esistente con la rimozione e smaltimento dei tetti in amianto e all’inizio di importanti cantieri, la sceneggiatura è scritta da corpi dello Stato e la trama giallo crime è cominciata l’11 febbraio 2022 con il sequestro di tutta l’area senza capirne anche adesso il reale motivo e la fine è iniziata con lo sblocco attuale dell’area e la ripartenza di quanto programmato dopo un fermo di 2 anni che comporterà gravi danni per le pubbliche amministrazioni coinvolte. Ma la verità pur a distanza di tempo non è ovviamente deformabile nè alterabile e quello che è emerso dopo ben 2 anni che nulla di scorretto è stato fatto dalle amministrazioni coinvolte, che non vi è nessun reo e nessun reato. Che non sono stati rilevati nell’area né amianto né rifiuti pericolosi. Nulla di nulla! E tutto questo penare di 2 anni sarebbe stato evitabile se al posto del pregiudizio in fase di indagine fosse stata usata la semplice logica cartesiana ed è per questo che è difficile darne una giustificazione e farsene una ragione".

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