Green pass obbligatorio, quello che c'è da sapere
Certificazione necessaria per accedere ad alcuni servizi dal 6 agosto 2021.
Da venerdì 6 agosto è scattato l’obbligo del green pass.
In Italia si può ottenere la certificazione già dopo la prima dose di vaccino, entro sei mesi dalla guarigione dal Covid o mostrando l’esito negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti.
La certificazione è necessaria se non si vuole rischiare di restare bloccati alla porta di ristoranti, bar, palestre, piscine, cinema, musei, ospedali e altre attività al chiuso.
Dove serve oggi
Deve presentare il green pass chi vuole sedersi al tavolo di un locale pubblico (bar o ristorante che sia) al chiuso. Non è necessario quindi per chi consuma all'aperto o per le ordinazioni al bancone.
È necessario anche per assistere a spettacoli teatrali, guardare un film, assistere a un concerto o a una competizione sportiva, oppure visitare un museo. La certificazione verde è richiesta anche da piscine e palestre al chiuso.
Inoltre serve per far visita ai pazienti ricoverati negli ospedali o ai parenti anziani nelle Rsa e per partecipare a congressi, fiere, sagre, accedere ai parchi di divertimento e centri socio-culturali.
Scuole
Ma ieri (giovedì 5 agosto) il Consiglio dei Ministri ha anche approvato l’obbligo del green pass anche per il personale scolastico e universitario, quindi docente e non docente, e per gli studenti universitari (questi ultimi potranno essere sottoposti a controlli a campione).
Nelle scuole italiane, a livello nazionale, risulta essere immunizzato l’80 per cento di chi vi lavora. L’obbligo del green pass per il personale scolastico entrerà in vigore dal 1 settembre: il mancato rispetto del requisito verrà considerato come un’assenza ingiustificata e a decorrere dal quinto giorno di assenza, i dipendenti saranno sospesi senza stipendio.
Trasporti
Sempre dal 1 settembre, anche per salire a bordo dei mezzi a lunga percorrenza, ossia aerei, treni e navi (ad eccezione dei traghetti che fanno la spola nello stretto di Messina) sarà obbligatorio mostrare il green pass. Quindi non sarà necessario farlo a bordo di tram, metropolitane, autobus e altri mezzi di trasporto pubblico locale.
La verifica del green pass sarà fatta al momento di salire a bordo dal personale, proprio come avviene attualmente per i documenti di imbarco e di identità. Chi dovesse esibire un certificato contraffatto subirà la multa e sarà denunciato. Il green pass servirà anche al tracciamento qualora dovesse essere accertata la positività di uno dei passeggeri.
Nel dettaglio, il green pass servirà a chi dovrà usare uno dei seguenti mezzi di trasporto:
- aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone;
- navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale, ad esclusione di quelli impiegati per i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina;
- treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo intercity, intercity notte e alta velocità;
- autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti;
- autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente, ad esclusione di quelli impiegati nei servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale.
Raggiunto l’accordo anche per quanto riguarda la capienza: quella dei trasporti a lunga percorrenza (a cominciare dai treni) dovrebbe passare dal 50 all’80 per cento dei posti disponibili.
L’obbligo di green pass non si applica ai soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale e alle persone che, per motivi di salute e in base alle indicazioni del CTS, non possono vaccinarsi.
Eventi sportivi
Per gli eventi all’aperto è possibile prevedere modalità di assegnazione dei posti alternative al distanziamento interpersonale di almeno un metro. Per gli eventi al chiuso il limite di capienza già previsto è innalzato al 35 per cento.