Mazzo di Valtellina

Il paese ha paura di restare senza medico

Petizione già sorretta da 400 firme per ripristinare l’assistenza primaria nel Comune dopo i lavori nell’ex palazzo scolastico.

Il paese ha paura di restare senza medico
Pubblicato:
Aggiornato:

Grosso allarme a Mazzo in Valtellina, per cui la comunità in ansia ha già raccolto 400 firme a sostegno di una petizione ancora in corso indetta dal vicesindaco Sandro Foppoli. "L’amministrazione comunale di Mazzo, recependo le numerose sollecitazioni pervenute dai propri cittadini in merito alla temporanea chiusura dell’ambulatorio di medicina generale ed in particolare a seguito della raccolta di circa 400 firme tra i cittadini, intende esplicitare con maggior chiarezza l’attuale situazione dell’assistenza primaria nel Comune di Mazzo". La temporanea chiusura "dell’ambulatorio di medicina generale ubicato presso l’ex palazzo scolastico, dove riceve il dottor Claudio Negrini, si è resa necessaria per consentire i lavori di ristrutturazione dell’edificio stesso. Non era infatti possibile garantire lo svolgimento dell’ordinaria attività del dottor Negrini e l’accesso in sicurezza dei pazienti. Sono state esaminate soluzioni alternative con il dottor Negrini e con i dirigenti Asst per allestire temporaneamente una sede alternativa nel territorio comunale, in attesa del completamento dei lavori presso l’ex palazzo scolastico, dotata della necessaria linea internet protetta e dedicata per consentire al medico di medicina generale l’accesso agli applicativi regionali, indispensabile per l’erogazione dell’assistenza ai propri pazienti".

Trasferimento

Il trasferimento "presso i locali al piano terra dell’edificio municipale (dove era ubicato l’ambulatorio fino al 2020) avrebbe richiesto una spesa troppo elevata di fondi pubblici considerato il tempo di permanenza, stimato, in meno di 12 mesi. La possibilità di usare una linea wi-fi è stata scartata perché, alla luce dell’esperienza di altri medici, è stato verificato che non garantisce stabilità di collegamento rischiando di creare perdite di tempo per pazienti". E’ stato quindi condiviso dal Comune, dall’Asst e dal medico di chiudere temporaneamente la sede di Mazzo. "Il Comune di Mazzo si è comunque reso disponibile ad accompagnare all’ambulatorio di Grosotto, gli assistiti del dottor Negrini non in grado di recarvisi in autonomia. L’intenzione di tutte le parti è quella di ripristinare la sede di Mazzo, non appena conclusi i lavori. Sono in corso interlocuzioni con Asst per incrementare il numero di medici che prestano servizio nel territorio comunale, ma purtroppo la carenza di tali figure è ormai strutturale se non drammatica". L’amministrazione di Mazzo "condivide la preoccupazione espressa dai cittadini in merito al diritto all’assistenza primaria e più in generale alla tutela della salute garantita dal Servizio Sanitario Nazionale in maniera gratuita ed universalistica".

Seguici sui nostri canali