mazzo di valtellina

Il Prefetto in visita allo stabilimento Rigamonti

L’ad Claudio Palladi: "La nostra intenzione è di arrivare a raddoppiare i volumi produttivi nei prossimi 5 anni, puntando su salumi di alta gamma, non solo bresaola, 100% italiani, dalle filiere tracciate e garantite”

Il Prefetto in visita allo stabilimento Rigamonti
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Il Prefetto della Provincia di Sondrio, Salvatore Rosario Pasquariello, ha visitato oggi lo stabilimento a Mazzo di Valtellina di Rigamonti, azienda leader mondiale nella produzione di Bresaola e player strategico per il territorio, con 135 milioni di euro di fatturato netto nel 2020 (+7% sul 2019) e 279 occupati.

 

Visita allo stabilimento Rigamonti

La visita, realizzata nell’ambito del tour alle maggiori aziende del territorio, è stata l’occasione per fare il punto sui prossimi investimenti dell’azienda: un piano da 35 milioni di euro in tre anni, che prevede di portare in Valtellina altri cento posti di lavoro. Oltre all’acquisto dello storico stabilimento di Mazzo, è infatti prevista la costruzione di un nuovo stabilimento a Montagna di Valtellina che sostituirà i due siti di Montagna e di Poggiridenti. Ad ospitare il Prefetto, l’amministratore delegato di Rigamonti, Claudio Palladi, il direttore operativo Rigamonti, Fabio Merzari ed Emilio Rigamonti, volto storico dell’azienda.

Per il Prefetto Salvatore Rosario Pasquariello:

“Oltre che conoscere meglio il territorio e come si esplica il “valore” del lavoro al suo interno è mio interesse e mia premura, con questa visita, comprendere gli aspetti più problematici dal punto di vista amministrativo-burocratico dei prossimi investimenti e approfondire con i dirigenti dell’azienda le possibili semplificazioni dei percorsi, a beneficio della stessa e di tutte le aziende della provincia di Sondrio”.

“Il nostro piano di investimenti – ha detto l’ad Claudio Palladi – conferma ancora una volta la volontà inequivocabile di fare della Valtellina il nostro headquarter e di portare ricadute economiche positive sul territorio in termini di indotto e di attrattività di personale sempre più qualificato. Diversificazione di gamma e prodotti dalla filiera certificata – continua Palladi – sono asset fondamentali su cui intendiamo continuare a investire. La nostra intenzione è di arrivare a raddoppiare i volumi produttivi nei prossimi 5 anni, puntando su salumi di alta gamma, non solo bresaola, 100% italiani, dalle filiere tracciate e garantite”.

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