Aprica

Il Sunà da mars non muore proprio mai

La tradizionale festa popolare aprichese ha radunato anche quest’anno centinaia di persone per le strade del paese e in piazza.

Il Sunà da mars non muore proprio mai
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"E’ la vera festa della nostra tradizione aprichese. Festa popolare con radici antiche, che ricorda tempi ormai lontani ma che è giusto non scordare". L’assessore al Turismo di Aprica Alessandro Damiani commenta in modo entusiasta l’ultima edizione del Sunà da mars, andata in scena sabato 9 marzo all’Aprica. Dopo il successo della Festa par i Sciori, un altro tradizionale evento storico-culturale ha catturato i turisti di Aprica dopo il rinvio per maltempo di sabato scorso. Durante la festa, cortei di suonatori provenienti da ogni contrada hanno percorso le vie del paese con campanacci e altri strumenti con lo scopo di far più rumore possibile raggiungendo, quale destinazione finale, piazza delle Sei contrade. Lo scopo del Sunà da mars è quello di risvegliare la primavera, una antica tradizione contadina. Una festa degli aprichesi, aperta a tutti.

Cortei

La partenza dei cortei è stata alle 20. Questi i loro percorsi. Contrada Dosso: ritrovo alla fontana di via Panoramica, via Dosso, via Panoramica in direzione della Chiesa di S. Pietro, via Stelvio, via Bernina, via IV Novembre poi corteo con S.Pietro. Contrada Santa Maria: ritrovo sul piazzale della Chiesa di Santa Maria Assunta, via Valtellina, corso Roma, via Magnolta, via Europa, piazza Palabione. Contrada Liscedo: ritrovo a Liscedo Alto, via Ganda, Curnascia, via Liscidini, via Madonna poi corteo con S. Maria. Contrada San Pietro: ritrovo alla fontana di via Ospitale, via Tonale, via Europa, via Valeriana, via Nazionale, corso Roma, via Spluga, via Europa, piazza Palabione. Contrada Liscidini: ritrovo a Cà di Pom, via Liscidini, via Madonna, poi corteo con S. Maria. Contrada Mavigna: ritrovo imbocco via Mavigna, via Italia, via Boaresch, via Magnolta poi corteo con Liscedo, Liscidini e Santa Maria. Il corteo è proseguito verso piazza da li Sés Cuntradi per la degustazione del tradizionale mach, gratuito per chi partecipava all’intero corteo partendo da una delle contrade. "La partecipazione - ancora l’assessore Damiani - è stata buona, e sono arrivati anche ospiti da fuori paese, come Teglio, San Giacomo, Tartano e dalla Valcamonica, paesi come Corteno o Sellero". Alla fine c’è stato il mach per tutti in piazza, piatto tipico di questa occasione, polenta e salsiccia. E conclusivo passaggio del campanaccio simbolo quest’anno dalla contrada Dosso alla contrada San Pietro.

 

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