Valdisotto

La giornata degli Alpini Un dì a San Pedrù chiude tutte le feste estive in Alta Valle

Circa 800 persone hanno affollato il grande prato di San Pietro, insieme alle Penne Nere del comprensorio.

La giornata degli Alpini Un dì a San Pedrù chiude tutte le feste estive in Alta Valle
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Il 25 agosto si è svolta la giornata degli Alpini per eccellenza, a conclusione di tutte le feste in Alta Valle, Un dì a San Pedrù. Circa 800 persone hanno affollato il grande prato di San Pietro, insieme agli Alpini del comprensorio, in totale, 13 gagliardetti più il vessillo sezionale. A fare gli onori di casa Luca Canclini, capogruppo Alpini Piatta. "Una ricorrenza sentita, partecipata anche da anziani e gente dalla bassa valle; ricordo le sue origini, quando ero piccolo, e con lo zio Alfonso, allora capogruppo, partecipavo all’allestimento della cucina da campo, una sorta di improvvisazione che sortiva buoni effetti; oggi, la visibilità e l’organizzazione sono cresciute a livello esponenziale, come il piacere di partecipare".

La croce

Sentite le parole del Frate salesiano Cesare Bedognè, cappellano militare, alla messa; un pensiero speciale a chi è andato avanti. Ricco il menù al pranzo conviviale. La gente non smetteva di arrivare: tutti serviti nei due tendoni verdi e nelle tre tende bianche, piccole, da campo. Famiglie con bambini, ragazzi, anche di Piatta, hanno dato una grande mano. Continua Canclini. "La giornata ci ha dato forza per affrontarne un’altra; il 30 agosto, infatti, un manipolo di fedeli Alpini è salito alla croce in ferro sul Vallecetta, pericolosamente inclinata di 60 centimetri; sulle spalle, ciascuno portava 25 kg di materiale. L’abbiamo smontata, raddrizzata e meglio ancorata; davanti, posto un sasso, fungerà da altare. Nel 1975, venuta meno l’acqua per impastare il calcestruzzo, usarono il vino; noi, in ricordo dei predecessori, abbiamo benedetto la malta con l’ultimo goccio che avevamo".

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