Riserva di Pian di Spagna

La Punta rinasce, dopo 11 anni di abbandono diventa un Centro Ambientale Scientifico

Sono già cominciati i lavori di pulizia, poi si passerà al ripristino ambientale e alla valorizzazione.

La Punta rinasce, dopo 11 anni di abbandono diventa un Centro Ambientale Scientifico
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Dopo undici anni di abbandono l’area denominata La Punta, in Comune di Sorico, nella radura dietro l’unica spiaggia sabbiosa del Lario, e all’interno dell’area protetta della Riserva Naturale Pian di Spagna e Lago di Mezzola, oggi presenta un fabbricato ormai fatiscente e uno spazio esterno preso d’assalto da rifiuti e vegetazione infestante.

La Punta rinasce, dopo 11 anni di abbandono diventa un Centro Ambientale Scientifico

L’area, prima del definitivo abbandono, ha avuto una vocazione turistica. Era stata infatti adibita a parcheggio dei Camper Service, con spazi e servizi ricettivi, rivolti agli ospiti fruitori. Alla fine del 2011 il complesso era stato chiuso definitivamente. Il Comune di Sorico aveva negli anni successivi indetto una nuova gara al fine di un rapido affidamento a privati dell’area, senza però ricevere manifestazioni di interesse alla gestione dell’unità. Il destino era stato dunque quello della chiusura e anno dopo anno si è arrivati alla situazione compromessa che vediamo oggi.

All’indomani dell’insediamento della nuova Amministrazione della Riserva Naturale, nel 2019, sono state affrontate le problematiche insistenti sul territorio, anche in attuazione della Variante Generale al Piano di Gestione della Riserva e in particolare con il Comune di Sorico si sono avviate opportune intese, al fine di affrontare e cercare di risolvere la situazione riferita all’area denominata ex Camper Service.

Nuova vita per La Punta, partiti i lavori di pulizia

A tale riguardo è stata identificata, da parte della Riserva, una diversa e più coerente funzionalità della struttura e dell’area di pertinenza, attraverso il recupero ambientale al fine del potenziamento della biodiversità in ambito prossimo alla RN1, ricercando nel contempo idonee forme di finanziamento tali da permettere il compimento delle intuitive proposte di recupero dell’area dismessa.

"La Legge Regionale  9 del 4 maggio 2020 “Interventi per la ripresa economica” e il costante dialogo costruttivo con Regione Lombardia, e in particolare con il Sottosegretario Fabrizio Turba - spiega il presidente della Riserva, Roberto Vignarca - ha consentito di accedere ad apposito finanziamento, di 200 mila euro, finalizzato alla rinaturalizzazione di tutta l’area, con la sottoscrizione della Convenzione a tre, con Regione e il Comune di Sorico per l’inizio dei lavori e la restituzione al più presto alla collettività di un’area che tornerà a rivivere".

E aggiunge: "In queste settimane è iniziata l’attività di pulizia del fabbricato e dell’area esterna del complesso. E a breve l’avvio dei lavori di riqualificazione e consolidamento dell’infrastruttura. Successivamente sarà la volta della rinaturalizzazione dell’area esterna per destinarli a finalità ambientali e di ricerca scientifica e centro gestito dalla stessa Riserva, come luogo di educazione ambientale – museo dell’acqua – orto botanico – percorso sensoriale, prevedendo la ricucitura dell’ambito con l’area naturale circostante, conseguendo in tal modo un aumento della superficie a bosco, quale utile e consistente iniziativa di compensazione ambientale mediante successivi interventi mirati".

Gli interventi previsti

Gli interventi da realizzarsi prevedono in questa prima fase di recuperare fisicamente e funzionalmente, con ristrutturazione, l’edificio e la sua riconversione da struttura turistico ricettiva a luogo di accoglienza per i visitatori della Riserva Naturale e foresteria per i ricercatori e gli studiosi delle peculiarità naturali dell’area tutelata: attività attinenti alle finalità istitutive della Riserva. Si provvederà anche ad adeguare, con una diversa distribuzione, gli spazi a disposizione dei fruitori della struttura: studenti, ricercatori, visitatori della Riserva Naturale in genere.

L’obbiettivo sarà creare uno spazio atto ad ospitare, per uno o più giorni, ricercatori, relatori, studiosi e quant’altri necessitino di essere ospitati per l’espletamento di attività di studio e/o progetti scientifici sostenuti dalla riserva o promossi dalla stessa.

"Come Riserva - conclude Vignarca - abbiamo aderito alla rete mondiale del Water Museum, riconosciuta dall’Unesco. E il Pian di Spagna tra l’altro è riconosciuto quale settimo sito in Italia della civiltà dell’acqua. E proprio per questa funzione altamente specifica, nel Centro scientifico della Punta è previsto un ampio spazio che ospiterà l’ecomuseo e il Museo dell’Acqua.

In definitiva  si procederà a realizzare delle opere fortemente attese e volute dall’Ente che rientrano in un progetto più ampio ed articolato di manutenzione, messa in sicurezza, valorizzazione e salvaguardia delle normali condizioni di esercizio degli immobili, delle infrastrutture viarie, lacuali ed infrastrutture a servizio della collettività, nello stupendo territorio della Riserva Naturale del Pian di Spagna – Lago di Mezzola".

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