La sede della Comunità Montana di Morbegno si rifà il look
La Giunta esecutiva ha approvato il progetto nelle scorse settimane e i lavori sono previsti nell'estate del 2024.
Un edificio che riveste un ruolo significativo nell'evoluzione edilizia, un'opera di architettura che si segnala per il particolare valore qualitativo all'interno del contesto urbano, che sperimenta innovazioni di carattere distributivo funzionale, nell'uso dei materiali e nell'applicazione delle tecnologie costruttive. È la sede della Comunità Montana Valtellina di Morbegno, costruita nel 1990 insieme all'autostazione alla quale è collegata mediante una passerella pedonale.
Green Community "Valgreen"
La ristrutturazione e riqualificazione energetica della sede è stata inserita nella Green Community "Valgreen" finanziata con fondi Pnrr: la Giunta esecutiva ha approvato il progetto nelle scorse settimane e i lavori sono previsti nell'estate del 2024.
"L'edificio è di pregio ma a oltre trent'anni dalla sua costruzione si dimostra inadeguato alle attuali esigenze, in particolare per quanto riguarda l'efficienza energetica - spiega il presidente Emanuele Nonini -. Era quindi necessario intervenire per garantire la piena funzionalità dell'edificio nel tempo riducendo i costi energetici e le emissioni inquinanti: grazie ai fondi del Pnrr e al contributo regionale potremo realizzare questo importante progetto".
L'intervento
L'intero complesso, progettato dagli architetti Roberto Romegialli, Gianmatteo Romegialli, Alessandro Finozzi e Ada Ghinato, è stato pubblicato in numerose riviste di settore e nel 1997 ha vinto il Domus InArch Premio opera in Lombardia. È inoltre inserito nell'elenco dei Beni Culturali della Regione Lombardia.
Si caratterizza per le murature in calcestruzzo armato faccia a vista, per i grandi serramenti in legno e per le coperture con piode della Valmalenco. La ristrutturazione e riqualificazione energetica prevede la sostituzione dei serramenti e il rifacimento dei manti di copertura, con la contestuale installazione di un impianto fotovoltaico, per soddisfare le nuove necessità e per contrastare il deterioramento di alcune parti.
I serramenti in legno saranno sostituiti da nuovi elementi con telaio in alluminio, con triplo vetro e vetrate selettive, e saranno uniformate le facciate. L'intervento coinvolge anche l'edificio sede della Protezione civile e della Polizia locale, progettato nel 2004 quale ampliamento dell'autostazione. L'intervento è sostenuto dall'Unione europea nell'ambito del programma Next Generation EU per un investimento complessivo di un milione e 328 mila euro, di cui 928 finanziato con fondi Pnrr e 400 mila garantiti dalla Regione Lombardia