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L'acqua dai fontanelli SECAM diventa a pagamento: scatta il malcontento

Dal 15 gennaio 2024 l'importante novità.

L'acqua dai fontanelli SECAM diventa a pagamento: scatta il malcontento
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A partire da lunedì 15 gennaio 2024, gli abitanti della provincia di Sondrio dovranno fare i conti con un cambio significativo nei loro rituali quotidiani: l'erogazione di acqua dai fontanelli gestiti da SECAM S.p.a. diventerà a pagamento.

La decisione è stata ufficializzata e concordata con le Amministrazioni Comunali e l'Amministrazione Provinciale a ottobre 2023.

A partire da domani, coloro che desiderano usufruire del servizio dovranno acquistare una tessera annuale al costo di € 24,00, a cui si aggiunge un costo di € 6,00 per la tessera stessa. Queste tessere saranno disponibili presso gli sportelli SECAM S.p.a. situati a Sondrio (via Vanoni, 79), Chiavenna (Corso Vittorio Emanuele II, 7), Morbegno (Via Morelli, 14), e Tirano (Via Lungo Adda IV Novembre, 5).

A pagamento

"In provincia abbiamo una novantina di Case dell’acqua in una cinquantina di paesi - spiega Nicola Perregrini, amministratore delegato della Secam -. I fontanelli sono sempre stati gestiti dalla nostra società e continueranno ad esserlo. In passato con le Amministrazioni comunali era stato stipulato un contratto per il pagamento di un canone che però variava da Comune a Comune. C’era quindi bisogno di uniformare, di mettere ordine. Nell’assemblea dei soci dello scorso 5 ottobre è stata pertanto approvata la proposta, peraltro sottoposta dagli stessi sindaci, di stabilire per ciascun Comune il pagamento di 1.500 euro per ogni fontanello all’anno. Ciò per contribuire alle spese di gestione del servizio. Visto infatti che il costo per la manutenzione e per le analisi periodiche dell’acqua ammonta a 3.000 euro all’anno a fontanello, i 1.500 euro restanti saranno coperti da Secam attraverso appunto la vendita delle card. Nel frattempo le Case dell’acqua sono state dotate di lettori delle tessere".

Il badge consente un prelievo giornaliero di 9 litri, non cumulabili nei giorni in caso di mancato prelievo.

"Questo è stato deciso per razionalizzare l’uso dell’acqua - puntualizza Perregrini -. In passato infatti abbiamo assistito a casi di abuso del servizio. C’erano persone che prelevavano in uno stesso giorno fino a 30 litri di acqua e questo non va certo bene".

Perregrini puntualizza inoltre che il 2024 costituirà un test, per cui alla fine dell’anno si valuterà se eventualmente saranno necessari correttivi per ottimizzare l’operazione che sta per partire.

"Il servizio delle Case dell’acqua è da sempre apprezzato e in molti ne usufruiscono non solo perché l’acqua è buona, ma anche per una questione di rispetto ambientale, evitando l’acquisto di bottiglie in plastica - commenta l’ad -. In base agli ultimi dati, annualmente i fontanelli erogavano in tutta la provincia circa 4.800.000 litri di acqua, che equivale a un risparmio di bottiglie di plastica di circa 5 milioni".

Le tessere sono valide in tutte le Case dell’acqua della provincia di Sondrio ad esclusione di quelle presenti a Cedrasco, Castello dell’Acqua, Albosaggia e Poggiridenti, le cui Amministrazioni locali hanno optato per la tessera comunale. In questo caso esse non saranno valide per le Case dell’Acqua negli altri comuni.

Malcontento

L'introduzione del pagamento ha inevitabilmente generato malcontento tra gli abituali fruitori del servizio, che per anni hanno goduto dell'erogazione gratuita.

A Mese, ad esempio, gli annunci della novità sono stati accolti con proteste evidenti, incluso il vandalismo di avvisi pubblici con frasi ingiuriose rivolte alla SECAM. L'azienda, tuttavia, ha giustificato la scelta sostenendo l'obiettivo di evitare sprechi e promuovere l'ecosostenibilità, passando da un servizio gratuito a uno basato sulla partecipazione economica dei fruitori.

Il passaggio all'erogazione a pagamento rappresenta una svolta significativa per la provincia di Sondrio, suscitando reazioni contrastanti nella comunità. Mentre alcuni apprezzano la motivazione dietro la decisione, altri manifestano il loro dissenso, evidenziando la delicatezza delle questioni legate alla gestione delle risorse naturali e alla sostenibilità ambientale.

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