Teglio

"Lavori sul Margatta, abbiamo paura"

I firmatari della petizione che chiede un incontro pubblico al primo cittadino ribadiscono tutte le loro perplessità sul progetto.

"Lavori sul Margatta, abbiamo paura"
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Lettera aperta sulla messa in sicurezza del torrente Margatta da parte dei 143 firmatari della petizione consegnata da Giovanni De Buglio e Fabio Codurelli il 19 settembre senza ottenere risposta.
"Vogliamo condividere con i cittadini di Teglio, ma soprattutto con gli abitanti delle contrade Margattoni, San Sebastiano, Caselli a scendere Cameratti, Buozzi, la notizia della pubblicazione del bando per i lavori di messa in sicurezza del torrente Margatta, che accogliamo con immenso piacere perché i lavori sono da fare. Ma vogliamo nel contempo che siano fatti bene e in sicurezza, a certe condizioni che secondo noi, continuano ad essere ignorate nonostante la richiesta di assemblea sottoscritta da 143 cittadini dove veniva chiesto al sindaco e ai consiglieri delegati, di indire al più presto un incontro con la cittadinanza per illustrare il progetto in oggetto. Purtroppo non è seguito nulla".
Entrando nel merito della questione in oggetto, "parecchi cittadini dopo aver preso visione del progetto, non ancora definitivo, hanno sollevato perplessità riguardo l’esecuzione di una griglia selettiva a monte dell’abitato. Il problema è stato discusso con amministratori e tecnici municipali, con rammarico, si apprende, senza esito. Vi è stata successivamente una raccolta firme, altrettanto ignorata, senza nemmeno una risposta! Appelli caduti nel vuoto".

I dubbi

A questo punto è doveroso chiedersi "se tecnici, progettisti, geologi, sono stati messi al corrente dei dubbi dei cittadini. Noi pensiamo proprio di no. Inoltre dopo aver sollevato dubbi sulla sicurezza, chi si assume questo rischio? Il sindaco? Chi si prende in carica l’onere di monitorare e intervenire in piena emergenza e pulire il vascone a monte? Nessuna risposta nel merito è pervenuta. Per chiarezza si ribadisce nuovamente che nessuno si oppone all’intervento, ma si chiede una semplificazione, ovvero che l’alveo del torrente si pulisca e rimanga libero fino a fondovalle, dove può essere agevolmente pulito, il tutto con minori costi, ma soprattutto minori rischi di esondazione, cioè più sicurezza per tutti. Non ultimo i costi della costante pulizia, che dovrebbe essere fatta, chi li paga? Chi subirà questa scelta, se non i cittadini? Ancora ci chiediamo, i tecnici hanno valutato la sicurezza dell’opera visto che a fronte di un evento eccezionale, potrebbe avere conseguenze drammatiche?".

Le conferme

Dati appena pubblicati da un resoconto dettagliato di Legambiente nel rapporto Città clima 2022 documentano "un’accelerazione degli eventi climatici estremi nel nostro paese. Ci dicono che siccità, bombe d’acqua e frane in Lombardia non risparmiano nessuno. Nei primi dieci mesi del 2022 l’aumento è del 27% rispetto all’anno scorso che già era stato un anno difficile. Negli ultimi tredici anni in tutta Italia si sono registrati 1.503 fenomeni estremi con 780 Comuni colpiti e 279 vittime. La Lombardia purtroppo non rappresenta un’eccezione: negli ultimi 13 anni si sono registrati 166 fenomeni estremi, 30 dei quali negli ultimi 10 mesi. Non c’è provincia che sia sfuggita agli effetti nefasti del clima impazzito e anche se non ci sono state vittime il bilancio segna un deficit pesantissimo tra sfollati e danni per centinaia di milioni di euro. I nostri dubbi purtroppo trovano conferma ed è veramente incomprensibile l’ostinazione da parte dell’amministrazione a non tenerne conto. Mai vorremmo arrivare a dire ‘ve lo avevamo detto’. Ciò che lascia ancora più amareggiati, per non dire altro, è l’indifferenza colpevole del sindaco nell’ignorare costantemente quanto scrivono i cittadini chiedendo di essere informati. Un atteggiamento da podestà, non da sindaco! Disprezzo che grida vendetta ignorare la richiesta di un incontro con la popolazione per analizzare l’opera. Significa che la sicurezza del territorio e l’incolumità dei cittadini ai nostri amministratori non interessano".

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