Le crepe matrimoniali in scena al Mignon fra risate e amarezza
Successo anche per il terzo spettacolo della bella rassegna TiranoTeatro con la Celentano.
Un Mignon gremito come sempre ha salutato giovedì sera il terzo appuntamento della bella rassegna TiranoTeatro, voluta dal Comune e condotta con la solita maestria dal direttore artistico Lorenzo Minniti. In scena L’illusione coniugale, con Attilio Fontana, Rosita Celentano e Stefano Artissunch (regista). Un testo fondamentalmente semplice, che sviscera tutte le complicazioni del rapporto coniugale, in un discorso serrato fra marito e moglie nel quale emergono tradimenti e verità nascoste. La riuscitissima entrata in scena poi dell’attore e regista Artissunch, bravissimo nella parte del punto alto del triangolo d’amore (spettacolari i momenti di danza e alcolismo conclamato), ha portato quella ventata di ironia che nella prima parte è totalmente mancata proiettando lo spettacolo verso la godibilissima commedia umana dei sentimenti e delle contraddizioni dell’amore. Brava anche se un po’ anonima, a giudizio dello scrivente, la Celentano. Azzeccatissime le musiche di intermezzo, fra cui appaiono, non senza provocare qualche brivido, anche il Re del rock Elvis Presley e ovviamente il papà della protagonista femminile, che con le canzoni d’amore ha sempre avuto una certa affinità.
Storia
Tutta la storia si svolge all’interno di un appartamento, una specie di confessionale di anni di vita coniugale, e alla fine, si percepisce il nonsense stesso del matrimonio, cosa che chi lo ha provato conosce molto bene. Uno spettacolo ben costruito, anche se il tema è certo già stato sviscerato in ogni modo e in circostanze di ogni genere e tipo. Certamente la vita coniugale di Giovanna e Massimo, coppia apparentemente perfetta, si svela attraverso un gioco pericoloso di verità e menzogne e si manifesta per quello che è, una finzione totale. Il linguaggio ironico e brillante dei loro dialoghi raggiunge, come detto, con l’andare del tempo, la dimensione di commedia che ha catturato attenzione e risate dell’affezionato pubblico tiranese. La tensione infatti è salita quando Claudio, vecchio amico di Massimo e possibile amante di Giovanna, è arrivato in scena. Alla fine non sarà svelato se lo è stato o meno, lo si lascia percepire e quella sarà l’arma di Giovanna per tenere in piedi un matrimonio traballante di fronte alle continue scappatelle del marito fedifrago. Applausi. Come al solito Minniti ha indovinato la scelta con una commedia leggera ma ricca di spunti di riflessione. Presente la giunta comunale di Tirano al completo con anche l’assessore al Turismo Leonardo Tancini, che ha avuto occasione di dialogare con Minniti su idee e progetti molto interessanti per il futuro teatrale cittadino. Prossimo appuntamento Plaza Suite con Corrado Tedeschi e Debora Caprioglio giovedì 20 febbraio. Un’altra interessante commedia, stavolta firmata dalla certezza assoluta del teatro leggero Neil Simon, drammaturgo e sceneggiatore statunitense.