Le Frecce Tricolori salutano le Olimpiadi

Occhi puntati verso il cielo azzurro martedì 25 gennaio, di comuni cittadini, appassionati di volo, al passaggio di 10 aerei MB 339 made in Italy della Pattuglia Acrobatica Nazionale delle Frecce Tricolori, in arrivo da Venezia dopo il decollo da Aviano, che per 15 minuti, attorno alle ore 14.00, salendo in formazione romboidale dalla bassa valle, hanno effettuato due ricognizioni, visibili da qualsiasi postazione, attraversando la piana della conca di Bormio, poi risalendo il versante del Monte Vallecetta e stendendo, dopo essersi aperti a raggiera, affascinanti fumogeni tricolore, principalmente sulla ski area e sulla pista Stelvio, teatro di gare alle prossime Olimpiadi 2026, previste tra il 6 e il 22 febbraio.

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Commento

Dario Da Zanche a nome dell’amministrazione comunale si dice onorato di aver accolto questa iniziativa, la prima di una lunga serie che la Fondazione Milano - Cortina riserva per il territorio. Evoluzioni entusiasmanti, precise al millesimo, da brivido, hanno anche interessato la valle di Livigno e Valfurva; l’apice di massima verticalità, Bormio 3000, dove gli aviogetti hanno scollinato la cresta del Monte Vallecetta, scomparendo, per poi ricomparire dopo qualche minuto in pattuglia a mezza costa. Bormio 3000, Bormio 2000 e Oga, nella zona vicina alla chiesetta, i tre punti di posizionamento delle riprese olimpiche, verificati e scelti a seguito delle prove generali della settimana scorsa. "Un evento straordinario - dice il consigliere Da Zanche - pilota esperto con oltre 2000 ore di volo all’attivo, più unico che raro. Dobbiamo essere orgogliosi". Quanto accaduto oggi è stato un vero e proprio saluto a questi luoghi. Presenti, nei pressi del ristoro e scuola sci Gallo Cedrone a Bormio 2000, anche Simone Prandi e Pietro Rainolter, rappresentanti della Gioventù Bormiese, che hanno immortalato lo spettacolo con teleobiettivi.