Ok a demolizione e ricostruzione dello storico Rifugio Casati
Il Comune ha approvato lo schema di convenzione con Ersaf.
Un passo significativo è stato compiuto nell’ultimo consiglio comunale, che ha approvato schema di convenzione con Ersaf, direzione del Parco nazionale dello Stelvio, relativo al progetto di demolizione e ricostruzione dello storico Rifugio Casati Giusti. Così il vicesindaco Luca Bellotti. "Un intervento per noi importante, l’assenza del gruppo di minoranza è segno di disattenzione". E ha ricostruito la vicenda. Nel 2013 la permuta tra Cai Milano, proprietario della struttura e Comune, che cedeva aree proprie accessorie, con diritto di servitù, per realizzare impianti tecnologici e un elettrodotto aereo e interrato a beneficio della struttura; il Cai cedeva al Comune area vicino al Rifugio Pizzini Frottola e la capanna Bernasconi ormai in disuso, anche a fronte di sconti tariffari per i residenti come ai soci del Cai a tempo indeterminato. Nel 2020 ecco la legge regionale che stanzia 10 milioni di fondi per la ripresa economica, lo sviluppo infrastrutturale, per fronteggiare l’impatto negativo derivante dal covid; Regione ed Ersaf individuano un programma in cui inseriscono l’intervento al Rifugio Casati per 4,3 milioni di euro. Il Cai Milano si rende disponibile a cedere a Regione ed Ersaf, direzione del Parco nazionale dello Stelvio, la sua proprietà e i sedimi sui cui insiste, così da sposare uno sviluppo socio economico compatibile con la conservazione e valorizzazione delle risorse naturali, storiche, culturali; da qui, la direzione dell’area protetta ha provveduto a redigere e approvare il progetto di fattibilità tecnico economica.
Le fasi
Ancora Bellotti. "Il Comune condivide le finalità di miglioramento della sostenibilità ambientale e paesaggistica sottese all’operazione immobiliare delineata, che prevede la demolizione e ricostruzione su diverso sedime del Rifugio Casati, e oltremodo manifesta la disponibilità a cedere i sedimi idonei individuati da Ersaf annessi all’accordo, 3 mila mq di aree impervie". Ersaf assume il ruolo di ente attuatore, impegnandosi ad eseguire: progetto definitivo ed esecutivo, collaudo dei lavori e a concordare col Comune entro il 31 maggio di ogni anno, e per l’intero periodo di efficacia dell’accordo (30 anni) opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, finalizzate al miglioramento della sostenibilità ambientale e paesaggistica, da eseguire su territorio comunale, per un importo di 20 mila euro ogni 12 mesi; alla fine dei lavori, Ersaf riconoscerà al Cai Milano la gestione del Rifugio per 30 anni. Infine il Cai, in caso di affidamento a soggetti terzi, dovrà fare un’apposita commissione con un rappresentante dei soggetti coinvolti, Ersaf, direzione del Parco e Comune, per valutare le offerte pervenute.