Mazzo di Valtellina

Oltre 400 persone alla commemorazione dei partigiani caduti nelle battaglie al Mortirolo

C’è stata anche l’intitolazione di due panchine europee a David Sassoli e a Lionello Levi Sandri.

Oltre 400 persone alla commemorazione dei partigiani caduti nelle battaglie al Mortirolo
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Oltre 400 persone domenica 3 settembre alla commemorazione dei partigiani caduti nelle battaglie al Mortirolo nella lotta di liberazione dal nazifascismo, 1945. Sul luogo della memoria, rappresentanti di Fiamme Verdi Valcamonica, Roberto Tagliani presidente nazionale Federazione Italiana Volontari della Libertà, guidati da Renata Bronzini; Ezio Gulberti per l'Ecomuseo della Resistenza in Mortirolo, Emanuele Moraschini presidente della Provincia di Brescia, sindaci di Grosotto e Mazzo, Giuseppe e Franco Saligari; Rosi Romelli, partigiana novantenne di Edolo, che ha richiamato, soprattutto i giovani, all’impegno, a non dimenticare, Patrizia Caldinelli nipote di don Giovanni Antonioli, prete della Resistenza camuna che il 25 dicembre 1944, sfidando neve e nemici, salì al Mortirolo per la messa ai partigiani. Ogni anno, nella chiesa di San Giacomo, in sua vece, don Battista Dassa, di "Dio cammina a piedi".

Le parole

Così don Celestino Clementi, cappellano Fiamme Verdi. "Invito a essere attivi nella difesa dei valori di pace e libertà, non dandoli per scontati, in una logica di collaborazione e perdono continuo, scevro da personalismi". Poi, l’intitolazione di due panchine europee, inaugurate nel 2022 a passo Foppa, a David Sassoli, ex presidente del Parlamento europeo, impegnato nel processo d’integrazione tra Paesi Ue, e a Lionello Levi Sandri, partigiano, medaglia d’argento in una delle battaglie sul Mortirolo. Ricordato anche don Giovanni Marniga, allora parroco di Vezza d’Oglio, che celebrava messa di nascosto.

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