Ambiente

Parco Orobie Valtellinesi e apicoltori insieme per la biodiversità

Una maggiore presenza delle api sulle Orobie valtellinesi valorizzerà aree agricole e forestali pubbliche e offrirà nuovi spazi ai produttori.

Parco Orobie Valtellinesi e apicoltori insieme per la biodiversità
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Creazione di sinergie a vantaggio dello sviluppo sostenibile e della biodiversità del territorio e a supporto della filiera apistica: Parco delle Orobie Valtellinesi e Associazione Produttori Apistici della Provincia di Sondrio hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per la realizzazione di progetti per favorire l'utilizzo delle aree pubbliche adatte ad accogliere l'attività apistica, per incrementare le aree di produzione e per favorire l'utilizzo delle api come indicatore della qualità ambientale.

L'accordo per la biodiversità tra il Parco e gli apicoltori

L'accordo, firmato lunedì 18 ottobre 2021, dai due presidenti, Doriano Codega e Silvia De Palo, nella sede del Parco, ad Albosaggia, prevede una serie di impegni da ambo le parti. Il Parco metterà a disposizione le aree, avvierà azioni di comunicazione e predisporrà iniziative di educazione ambientale; l'Associazione fornirà e gestirà gli alveari, installerà apiari sperimentali per il monitoraggio e divulgherà i risultati dei progetti. Una maggiore presenza delle api sulle Orobie valtellinesi valorizzerà aree agricole e forestali pubbliche e offrirà nuovi spazi ai produttori.

"Questa stretta collaborazione, già avviata la scorsa estate con l'organizzazione di incontri pubblici - sottolinea il presidente del Parco delle Orobie Valtellinesi Doriano Codega -, rafforza il legame tra i due enti e riconosce il ruolo sempre più importante delle api per l'ecosistema ambientale. L'obiettivo è di valorizzare ulteriormente un'attività che riqualifica luoghi poco frequentati delle Orobie".

"Per un'attività strettamente connessa con l'ambiente qual è l'apicoltura - è il commento della presidente dell'Associazione Produttori Apistici della provincia di Sondrio Silvia De Palo -, questo è un accordo fondamentale che ci consente di migliorare la connessione tra gli apicoltori e il Parco".

Sono 640 i soci dell'Associazione Produttori Apistici

La collaborazione appena formalizzata tra i due organismi si era già concretizzata, nei mesi scorsi, con l'organizzazione di due serate, ad Aprica e a Colorina, dedicate all'apicoltura, di taglio divulgativo, per spiegare ai cittadini perché le api sono importanti per il nostro ambiente e perché è necessario sostenere il lavoro degli apicoltori. L'associazione riunisce 640 soci, di cui un centinaio di altre province, le confinanti Brescia, Lecco e Como, ma anche Monza Brianza, raggiunti con l'assistenza tecnica attraverso i seminari online che vengono organizzati. Per la maggior parte si tratta di hobbisti, anche se negli ultimi anni si assiste a un avvicinamento al mondo dell'apicoltura come attività principale o integrata all'interno dell'azienda agricola.

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