luogo di culto molto importante

Santuario di Gallivaggio: reti paramassi rimosse con l'esplosivo IL VIDEO

L'operazone ha richiesto l'intervento dell'Esercito Italiano.

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Il 29 maggio 2018, una frana di circa 7500 metri cubi di materiale si staccò dalla montagna sopra il Santuario di Gallivaggio, a San Giacomo Filippo in Valchiavenna. La chiesa rimase in piedi, ma i danni causati dai detriti resero la struttura inagibile.

Da allora, i lavori di recupero sono stati costanti e, dopo cinque anni, si è finalmente arrivati a un passo importante: la rimozione delle reti para massi.

Grazie all'intervento dell'Esercito Italiano le reti sono state rimosse con l'utilizzo di esplosivi, in modo da evitare che potessero cadere sulla strada statale 36, che è stata chiusa al traffico dalle 13 alle 16.

 

La storia del Santuario di Gallivaggio

Il Santuario di Gallivaggio è un luogo di culto molto importante per la Valchiavenna. La sua storia risale al XV secolo, quando due fanciulle, intente a raccogliere castagne, ebbero un'apparizione della Vergine Maria.

In seguito all'apparizione, fu costruita una piccola cappella, che fu poi sostituita da una chiesa più grande. Il campanile fu aggiunto nel XVIII secolo.

Il santuario è meta di pellegrinaggi da tutto il mondo. È famoso per la sua grotta, dove si trova una statua della Madonna Nera.

La frana del 2018 ha causato danni ingenti al santuario, ma non ha fermato la devozione dei pellegrini. Ancora oggi, molte persone vengono a Gallivaggio per pregare la Madonna Nera e chiedere la sua intercessione.

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