Aprica

Sci domenicale, calvario invivibile

Presa d’assalto, ma emergono mancanze ataviche.

Sci domenicale, calvario invivibile
Pubblicato:
Aggiornato:

Non è tutt’oro quel che luccica. Aprica ha fatto, e lo abbiamo fedelmente testimoniato, passi da gigante nell’ambito degli impianti da sci negli ultimi anni. L’illuminazione della pista del Baradello, la nuova seggiovia e la nuova cabinovia della Magnolta, per non parlare dei progetti futuri sul Palabione. Però ci corre l’obbligo di testimoniare anche quelli che sono ancora oggi gli evidenti disagi che gli sciatori devono sopportare in una qualsiasi domenica invernale, come quella scorsa, in cui abbiamo visto con i nostri occhi dei turisti rinunciare alla sciata e risalire in auto per tornare a casa. La folla era veramente impressionante in tutti gli impianti, favorita anche dalla bella giornata di sole. E questo ha creato una congestione difficilmente sopportabile.

Parcheggi

Per chi arrivava alla partenza della cabinovia della Magnolta già alle 9 del mattino era impossibile trovare un parcheggio, cosa che ha scoraggiato molti. I più audaci hanno parcheggiato, per non rinunciare alla giornata sciistica, in zone non del tutto idonee alla sosta, come in Aprica è sempre accaduto nelle giornate di punta. Poi, almeno mezz’ora di coda alla biglietteria, e almeno 20 minuti di coda ad ogni passaggio sulla nuova quadriposto. Viene da dire che, nonostante i grandi sforzi del Comune e degli impiantisti, qualcosa vada ancora rivisto soprattutto riguardo la logistica nei giorni di punta, quando Aprica sembra veramente un paese invivibile per i turisti. Quegli stessi turisti che, quando non hanno rinunciato per eccesso di code, a fine giornata, si sono anche trovati la multa sulla macchina. Giustissimo multare, ma altrettanto giusto sarebbe creare parcheggi, che nel centro orobico sono sempre mancati, per tutti gli impianti che partono dal paese.

Commenti
Maurizio di Poggi

Uno dice che era bello, l'altro dice che era brutto... vabbè. Io, da buon Valtellinese bifolco, sono ormai anni che ho rinunciato ad andare a sciare la domenica perché le situazioni invivibili ci sono sia in Aprica che al Palù. Ormai la domenica è diventata la giornata dei milanesi e se devo subire un calvario nei parcheggi, sulle piste e sulla strada del ritorno allora me ne resto a casa. P.s.: se in Aprica avessero costruito parcheggi anziché condomini orrendi sempre chiusi la situazione sarebbe sicuramente stata più gestibile.

Anna

L'Africa è brutta e male organizzata!! . Andate a sciare da un'altra parte!!

Redazione

L'articolo si riferisce alla domenica precedente e si basa su di una esperienza diretta. Grazie per averci scritto

Oscar Tronconi

Purtroppo la nuova quadri seggiovia è nata obsoleta più lenta addirittura di quella vecchia ed i posteggi sono sempre stati una tragedia inoltre alcune piste che risultano ancora sulla mappa sono state volutamente abbandonate (K e B in primis) congestionando le altre

gloria

Se l’articolo parla di domenica 9 febbraio ci sono delle grosse imprecisioni. Non c’era sole ed non era una bella giornata come dicono, non c’erano lunghe code agli impianti. Se dobbiamo essere corretti facciamolo fino in fondo! Invece a livello viabilità il giornalista ha ragione, stanno terminando parcheggio sotterraneo ad è stato adibito un terreno a parcheggio invernale ma si potrebbe fare di più sicuramente, molto di più…magari affidandoci anche al buon senso dei cittadini che purtroppo spesso manca. Parcheggi selvaggi… con soste di diverse ore, quando invece facendo 200 metri a piedi c’erano svariati posti liberi, senza contare quelli a pagamento, perché quasi 50 euro di giornaliero vanno bene ma 5 euro di parcheggio no!

Seguici sui nostri canali