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Tra pandemia e crisi economica procede il lavoro della FIM CISL – Federazione Italiana Metalmeccanici Sondrio

I delegati al Congresso hanno eletto i componenti il Direttivo della FIM CISL di Sondrio che, a loro volta, hanno confermato Vittorio Cantoni nella carica di Segretario Generale, e hanno eletto Alessandra Vaninetti e Roberto Rovedatti come componenti della Segreteria.

Tra pandemia e crisi economica procede il lavoro della FIM CISL – Federazione Italiana Metalmeccanici Sondrio
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Il 13 dicembre 2021, presso l’hotel ristorante “La Brace” a Forcola (SO), alla presenza del Segretario Nazionale FIM CISL, Nobis Massimiliano, del Segretario FIM CISL Lombardia, Dolzadelli Mirko e del Segretario Generale UST Cisl Sondrio Fumagalli Davide, si è svolto il XX° Congresso della FIM CISL – Federazione Italiana Metalmeccanici Sondrio.

Eletto il Direttivo

I delegati al Congresso hanno eletto i componenti il Direttivo della FIM CISL di Sondrio che, a loro volta, hanno confermato Vittorio Cantoni nella carica di Segretario Generale, e hanno eletto Alessandra Vaninetti e Roberto Rovedatti come componenti della Segreteria.

Tra pandemia e crisi

Durante il Congresso sono stati trattati svariati temi di cui l’organizzazione sindacale ha fornito una sintesi che riportiamo di seguito:

La Pandemia, che anche nella nostra provincia ha messo a dura prova tante lavoratrici e tanti lavoratori del settore metalmeccanico che, soprattutto nella prima fase emergenziale, hanno continuato l'attività lavorativa in condizioni di sicurezza estremamente carenti, ha prodotto effetti deleteri in ambito economico, sociale e sanitario.

La crisi, determinata dalla pandemia, ha accentuato le diseguaglianze a discapito delle fasce più deboli della popolazione e accelerato i processi di transizione ecologica e digitale con evidenti rischi di esclusione dal mercato del lavoro di larga parte di lavoratrici e lavoratori.

In tale contesto e al fine di scongiurare o ridurre detti rischi, la CISL, congiuntamente alla nostra federazione, dovrà continuare ad attivarsi con la sua azione sindacale mirata ad affermare la contrattazione, sia nazionale che aziendale, quale strumento utile, non solo per tutelare le condizioni salariali ma, anche, per migliorare l'occupabilità delle lavoratrici e dei lavoratori rendendo esigibile il diritto alla formazione per far crescere professionalità e competenze.

Smart work

Inoltre, la contrattazione dovrà intervenire per regolamentare lo “Smart work” e, unitamente ad una revisione dell'attuale legislazione, dovrà affrontare il tema della precarietà proponendo percorsi di inserimento lavorativo che diano certezze sui tempi e forme di assunzione anche al fine di evitare situazioni inaccettabili, riscontrate, peraltro, anche nella nostra provincia, che vedono aziende con lavoratori precari in maggioranza rispetto a quelli a tempo indeterminato.

Aziende nel settore metalmeccanico

Le crisi aziendali nel settore metalmeccanico, che in molti casi anche nella nostra provincia si presentano come delocalizzazioni, evidenziano la necessità di politiche mirate a contrastare le scelte di delocalizzazione dando valore alla responsabilità sociale di impresa. È impellente, inoltre, procedere ad una revisione del sistema degli ammortizzatori sociali mediante un rafforzamento dello stesso con l'affiancamento di efficaci politiche attive che garantiscano alle lavoratrici e ai lavoratori percorsi di riqualificazione effettivi che possano offrire maggiori opportunità occupazionali.

Tutela della salute e della sicurezza sul lavoro

La nostra federazione dovrà continuare nel proprio impegno per affermare la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro quale tematica prioritaria, adoperandosi affinché sia posto un argine ai troppi infortuni gravi, troppo spesso mortali e alle malattie contratte in costanza di lavoro. Si ritiene utile l'introduzione di un sistema di premialità per le aziende più virtuose, unitamente a più controlli mirati e più attente valutazioni dei rischi che considerino anche i mancati infortuni oltre ad apposite sessioni formative sulle specifiche mansioni svolte e i rischi ad esse collegati.

Il Congresso sostiene l'azione capillare che la FIM CISL di Sondrio ha svolto e continua a svolgere, anche attraverso appositi percorsi formativi, per coinvolgere nelle tematiche sindacali lavoratrici e lavoratori nostri iscritti al fine di dare la possibilità ai nostri attivisti di diventare figure di riferimento su temi specifici quali: previdenza e assistenza integrative, tematiche previdenziali, problematiche correlate alla precarietà e all'immigrazione.

Il Congresso condivide la piena adesione della FIM CISL di Sondrio al modello gestionale ed organizzativo adottato dalla nostra UST CISL. Un modello che realizza, mediante una sinergia tra categorie, zone e servizi, un sistema maggiormente idoneo a offrire tutele e risposte puntuali alle nostre iscritte e ai nostri iscritti e al quale pertanto, la FIM CISL di Sondrio deve continuare ad aderire.

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