la sfida della mobilità

Trenord a Sondrio: come migliorare il servizio ferroviario

Un interessante momento di confronto tra Trenord e gli stakeholders della provincia di Sondrio per fare il punto sulla mobilità e le sfide del futuro

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Con 52 corse al giorno, Sondrio è la 165a stazione della Lombardia per numero di treni circolanti, con 3.245 passeggeri che la pongono al 98° posto a livello regionale per flusso complessivo di viaggiatori quotidiani. Numeri non elevati quindi, ma che forse con un servizio più efficiente ed efficace potrebbero portare più abitanti della Valtellina a usare la ferrovia. Per fare questo però bisogna fare delle scelte - anche radicali - e mettere tutti i soggetti interessati, dagli operatori alle istituzioni e associazioni di categoria, intorno a un tavolo per trovare delle soluzioni condivise. Senza dimenticare un tema importante per la nostra provincia quale il turismo, a partire dal grande evento delle Olimpiadi invernali del 2026. Queste le sfide della mobilità di cui si è parlato mercoledì 10 aprile presso l’auditorium di Confartigianato Sondrio, durante il momento di confronto organizzato dal nostro gruppo editoriale Netweek e fortemente voluto da Trenord con gli stakeholder della provincia.

"Per noi questi sono momenti molto importanti, di ascolto e relazione con i territori - ha sottolineato Marco Piuri, amministratore delegato di Trenord e direttore generale Gruppo FNM - Riteniamo fondamentale spiegare bene chi siamo e cosa facciamo, per discutere insieme dei problemi e capire come affrontarli".

L'intervento dell'AD Piuri: i prossimi passi di Trenord a Sondrio

Quindi Piuri è partito da una fotografia della situazione attuale, mettendo ben in evidenza che il servizio ferroviario fornito da Trenord fa parte di un sistema di mobilità più ampio che coinvolge diversi attori. Le linee che servono la provincia di Sondrio offrono ogni giorno 32mila posti a sedere, pari a 18 posti ogni 100 abitanti, contro la media regionale di 10. E in media ogni giorno mediamente vengono occupati il 27% dei posti messi a disposizione, rispetto a un valore di riempimento regionale del 35%. Questo dovuto anche al fatto che ovviamente ci sono delle fasce orarie di maggior utilizzo e altre dove i treni sono vuoti.

Dopo quella di Sondrio, le stazioni più trafficate sono quelle di Morbegno, con 2.221 passeggeri al giorno, Tirano (1.073) e Chiavenna (1.054). Poi, su 23 stazioni totali in Valtellina, 8 contano meno di 100 passeggeri al giorno, fra cui Poggiridenti con 8 e Castione con soli 2.

A questo punto, Piuri affronta il tema di come rendere il servizio più efficace ed efficiente, tenendo conto però che Trenord può intervenire solo su determinati fronti di cui è competente. Il principale riguarda i mezzi di trasporto:

"Grazie a ingenti investimenti di Regione Lombardia stiamo rinnovando la flotta di treni, già oggi la maggior parte dell’offerta sulle linee da e per Sondrio è effettuata da convogli di nuova generazione Coradia e Donizetti e da giugno 2024 circoleranno solo treni nuovi, quindi più affidabili e con meno rischi di guasti".

Ma cambiare i mezzi non basta, perché il problema principale è la linea, che non è di competenze di Trenord. La linea Milano-Sondrio-Tirano è lunga 155 km, di cui 105 a binario unico, con 62 passaggi a livello, di cui 26 saranno eliminati. Questi dati spiegano chiaramente perché la linea non è efficiente e sottoposta a rischi,

"un solo ritardo di 3 minuti su una specifica stazione mette in difficoltà tutto il sistema – ha rimarcato Piuri, specificando - Trenord ha le sue responsabilità, ma stiamo parlando di un sistema complesso, che deve anche scontare un altro problema: il nodo di Milano, dove arrivano ogni giorni più treni di quello che il sistema è in grado di sopportare".

In vista delle Olimpiadi ci sono stati e ci saranno diversi interventi di miglioramento, che ovviamente hanno un impatto sul servizio: ad esempio 90 giorni di interruzione della circolazione tra Colico e Tirano. Quindi l’amministratore delegato di Trenord ha affrontato il tema dei ritardi e disservizi: nel 2023 la linea Colico-Chiavenna ha registrato una puntualità del 92%, cioè con ritardi sotto i 5 minuti, mentre la linea Milano-Tirano solo del 78%.

"Stiamo lavorando con Rfi (gestore della linea, ndr) per controllare il servizio e migliorare i risultati. Anche in base alle nostre rilevazioni di customer satisfaction, abbiamo rilevato il grado di soddisfazione dei passeggeri: ci sono ancora risultati non accettabili, ma vediamo un ritorno non così negativo come spesso viene raccontato. Inoltre abbiamo analizzato la reputazione di Trenord e siamo consapevoli delle criticità, soprattutto in provincia di Sondrio. E siamo qui apposta per poterle affrontare".

Piuri si è anche soffermato sull’utilizzo del treno per scopi turistici, tema molto caro alla Valle.

"Oggi tra i passeggeri di Trenord meno della metà sono classificabili come pendolari, mentre il resto sono occasionali o turisti: nel 2023 sono stati venduti 320mila biglietti nel week end verso la provincia di Sondrio. In vista delle Olimpiadi il servizio sarà certamente potenziato e abbiamo messo in campo delle partnership per rispondere al meglio alle esigenze delle persone".

Come cambierà il trasporto Ferroviario

Ma come potrà cambiare il servizio ferroviario? A questa domanda ha risposto Giovanni Chiodi, responsabile Marketing Analysis and Business Development di Trenord: innanzitutto ha mostrato come la situazione sia tornata a quella pre pandemia, soprattutto per quanto riguarda le abitudini dei viaggiatori. Ma se risulta difficile aumentare l’offerta oltre una certa soglia, sarà necessario trovare il modo di modificare gli orari di utilizzo dei treni e “spalmare” i viaggiatori sull’arco dell’intera giornata. Per capire quali scelte fare Trenord ha studiato la domanda di mobilità utilizzando i big data e l’intelligenza artificiale, considerandole variazioni demografiche, urbanistiche e infrastrutturali.

Ne deriva che in provincia di Sondrio per il 2032 si prevedono 101mila spostamenti di cui l’8,6% con Trenord, numeri simili a quelli del 2019. Ma se le corse aumentassero la velocità del 15% si registrerebbe una crescita dei viaggiatori del 38%. Quindi la domanda dei cittadini non è tanto un servizio capillare quanto più rapido.

Rendere il treno a Sondrio una scelta competitiva

"Il servizio ferroviario è molto importante per noi, comprendiamo l’impatto del nostro territorio sul sistema regionale e le criticità, le conosciamo bene perché le viviamo - ha sottolineato il sindaco di Sondrio, Marco Scaramellini -. E vediamo quindi di buon occhio gli investimenti fatti: la cittadinanza sopporta anche i disagi se portano un miglioramento. Resta comunque la percezione dei nostri cittadini che il servizio non sia adeguato per chi vuole raggiungere Milano, considerate anche le nuove strade che hanno velocizzato i collegamenti. Molte persone, e soprattutto i giovani, vedono il treno come scelta residuale e non preferenziale. I tempi di percorrenza sono importanti e restati lunghi, inoltre i tanti disservizi percepiti non fanno scegliere questo mezzo. Velocizzazione il servizio è quindi importante se vogliamo che sia competitivo, come d’altronde prevede il protocollo per le Olimpiadi. Non consideriamo nemmeno uno scandalo l’eventuale riduzione o sostituzione di treni con autobus se avremo un servizio migliore".

Un altro tema importante per il sindaco è la comunicazione: informazioni tempestive su disservizi e cancellazioni, con l’indicazione delle eventuali alternative.

"E’ chiaro che non si tratta solo di Trenord e infatti stiamo anche lavorando con Rfi e la Provincia. Siamo fiduciosi, ma spesso non sappiamo cosa dire ai cittadini. Siamo disponibili a collaborare, ma è necessario un salto di qualità per recuperare chi non usa il treno, ad esempio garantendo connessioni internet adeguate durante il viaggio".

Menegola: costruire insieme a Trenord il modello dei trasporti di Sondrio

L’incontro con Trenord è un’occasione importante, l’ha definita il presidente della Provincia, Davide Menegola, che va capitalizzata:

"Che questi incontri non restino saltuari e possano costruire un modello di trasporto pubblico locale efficiente, anche mettendo in discussione il servizio attuale ma che non può prescindere da un collegamento adeguato con Milano".

E Menegola ha aggiunto: "Siamo disposti a fare la nostra parte per quanto riguarda le risorse, quello che serve comunque è un cambio culturale garantendo servizi competitivi, perché il nostro territorio sia attrattivo per viverci e lavorarci: un pilastro del welfare territoriale è un trasporto pubblico efficiente ed efficace".

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