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"Ucraina, la guerra che non c'era" - Venerdì online la presentazione del libro con Sceresini

Il libro fu scritto dopo una permanenza di quasi due mesi nel Donbass dei due coraggiosi freelance italiani.

"Ucraina, la guerra che non c'era" - Venerdì online la presentazione del libro con Sceresini
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"Ucraina, la guerra che non c'era" è il titolo del libro del giornalista valtellinese Andrea Sceresini e di Lorenzo Giroffi. La presentazione del libro, con un dibattito sul conflitto in corso, è in programma online per venerdì 8 aprile 2022 a partire dalle 21. L'iniziativa è organizzata da diverse realtà sondriesi e valtellinesi e potrà essere seguita in streaming collegandosi alla pagina Facebook di Archivio68Sondrio.

Chi è Andrea Sceresini

Nato a Sondrio nel 1983, è giornalista freelance, autore di inchieste, libri e reportage di guerra. E’ stato nel Donbass nell’autunno del 2014 ed è poi ritornato altre volte fino al 2017. Dal primo viaggio è nato il libro Ucraina la guerra che non c’è, scritto con il collega Lorenzo Giroffi. Si è occupato a lungo di stragi e gruppi estremisti dell’estrema destra e da questo lavoro di inchiesta sono usciti alcuni libri: nel 2017 Piazza Fontana, noi sapevamo con le interviste esclusive al generale del Servizio Informazione Difesa Gian Adelio Maletti, rilasciate in Sud Africa dopo 35 anni di latitanza, e nel 2019 La maledizione di Piazza Fontana scritto in collaborazione con Guido Salvini, il giudice che condusse l’ultima istruttoria sulla strage. In questi anni ha lavorato per La Stampa, L’Espresso, Report, Doc3, Spotlight, Il fattore umano, Tg 2 Dossier. Ha realizzato servizi e documentari per Rai, Mediaset e Sky. Ha scritto libri per Chiarelettere, Il Saggiatore e Baldini Castoldi. Attualmente lavora per Rai 2. Nel marzo di quest’anno è tornato in Ucraina come inviato speciale per seguire il nuovo conflitto.

"Ucraina, la guerra che non c'era"

Il libro fu scritto dopo una permanenza di quasi due mesi nel Donbass dei due coraggiosi freelance italiani. Sceresini e Giroffi hanno vissuto nella zona del fronte, la linea in movimento che separava le aree presidiate dai separatisti russofoni e quelle dalle quali l’esercito ucraino muoveva per cercare di ristabilire il controllo di Kiev sulle entità che si erano rese indipendenti con la proclamazione delle repubbliche di Donetsk e di Lugansk. Obiettivo dei due giornalisti “osservare il vero volto della guerra: senza pregiudizi né retorica, ma con lo spirito un po’ incosciente di chi cerca la verità”. Il reportage uscì nel 2015 con il titolo Ucraina la guerra che non c’è, a indicare la disattenzione con la quale nel nostro paese e più in generale in Occidente si seguiva quello che veniva ritenuto un conflitto di scarsa rilevanza. Lo scontro avrebbe invece prodotto nell’arco di pochi anni oltre 14.000 morti fino a deflagrare nell’attuale guerra. Il libro è stato riproposto nel marzo di quest’anno con una modifica del titolo che è diventato Ucraina, la guerra che non c’era, ma che adesso c’è con tutta la sua ferocia e tutti i rischi di un allargamento in direzioni imprevedibili. Sono stati aggiunti una prefazione datata 24 febbraio, il giorno dell’attacco russo, e una cronologia che ripercorre l’evoluzione della crisi tra Russia e Ucraina dal 2008 al 2022.

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