A Bormio

“Una sanità da guarire”, ne parlano gli esperti

Incontro pubblico venerdì 3 febbraio promosso dallo Spi Cgil.

“Una sanità da guarire”, ne parlano gli esperti
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“Una sanità da guarire”. Venerdì 3 febbraio 2023 a Bormio si discuterà della situazione della sanità pubblica in Alta Valtellina. Nel corso della serata, promossa dallo SPI CGIL dell’Alta Valle, si metteranno in luce i problemi e si proporranno alcune possibili soluzioni. L'incontro è aperto alla popolazione.

“Una sanità da guarire”, ne parlano gli esperti

Nella sala congressi della Banca popolare di Sondrio, dalle 20.45, interverranno due medici che possono contare su una lunga esperienza nella rete ospedaliera e territoriale. Si tratta del dottor Ulrico Martinelli, medico chirurgo, specialista in Medicina Interna, medico di Medicina generale fino al 2022, ora in pensione, e del dottor Massimo Brambilla, medico chirurgo, specialista in terapia fisica e riabilitazione, specialista in fisiopatologia e fisiochinesiterapia respiratoria, già direttore della Struttura Complessa Neuroriabilitazione–Unità Spinale–Recupero e riabilitazione funzionale, attualmente in pensione.

Il punto di vista del sindacato sulla sanità

Il punto di vista del sindacato sarà espresso dai rappresentanti dei pensionati, il segretario provinciale Sandro Bertini, Ettore Armanasco e Daniela Valcepina e dalla segretaria provinciale della Funzione pubblica, Michela Turcatti.

“Abbiamo promosso questo incontro per illustrare alla popolazione il punto di vista della nostra organizzazione -  spiega Daniela Valcepina -  Questo appuntamento sarà anche una preziosa occasione per ascoltare l’analisi di alcuni medici”.

L’attenzione, a una decina di giorni dalle elezioni regionali, sarà rivolta soprattutto all’Alta Valle e al futuro dell’ospedale Morelli di Sondalo, in particolare alle problematiche relative al ripristino delle alte specialità e al ruolo del nuovo direttore Mario Melazzini.

“Senza dimenticare la preoccupante mancanza di medici di medicina generale in un territorio a forte vocazione turistica”, conclude Valcepina.

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