Valmalenco: Arpa Lombardia installa una nuova stazione per monitorare la qualità dell’aria
Questo nuovo punto di misura “in quota”, che si affianca a quello di Moggio (LC), nella fascia prealpina (Orobie), permetterà di monitorare ozono, ossidi di azoto e PM10 in un’area strategica come quella del settore retico dell’arco alpino.
In questi giorni, Arpa Lombardia sta completando l’installazione di una nuova centralina per il monitoraggio della qualità dell’aria che arricchirà la rete di rilevamento regionale.
Sull'Alpe Palù
L’apparecchiatura, posizionata grazie alla collaborazione con la Società della Funivia al Bernina, è stata installata all’Alpe Palù, a 2080 metri sul livello del mare, in prossimità della stazione di arrivo della funivia “Snow Eagle” che da Chiesa Valmalenco porta al comprensorio sciistico Valmalenco – Alpe Palù.
Area strategica
Questo nuovo punto di misura “in quota”, che si affianca a quello di Moggio (LC), nella fascia prealpina (Orobie), permetterà di monitorare ozono, ossidi di azoto e PM10 in un’area strategica come quella del settore retico dell’arco alpino. Arpa Lombardia, per rispondere alla normativa sulla qualità dell’aria, deve infatti monitorare gli inquinanti sia in ambito urbano sia montano, garantendo una copertura globale su tutto il territorio, nelle diverse situazioni, a favore della tutela delle persone e della vegetazione. Il nuovo punto di misura consente inoltre di misurare il trasporto degli inquinanti a lungo raggio, permettendo di studiare le sostanze che arrivano “da lontano”. Il punto scelto, infatti, è in una posizione molto aperta a tutti i trasporti delle masse d’aria, adatta a fornire un quadro generale sullo stato di qualità dell’aria in tutta la parte retica delle Alpi lombarde. Inoltre, grazie alla collaborazione della società Funivia al Bernina, è una stazione relativamente accessibile.
Campagne di misura preliminari hanno mostrato come i livelli normalmente presenti di PM10 siano molto bassi, con concentrazioni medie mensili inferiori ai 10 microgrammi al metrocubo, con incrementi riscontrabili soprattutto in occasione di episodi di trasporto di sabbia sahariana. Anche le misure preliminari di biossido di azoto (NO2) rimangono normalmente su valori molto limitati (medie orarie generalmente inferiori ai 10 microgrammi al metrocubo), con sporadici incrementi legati al trasporto dal fondovalle o a episodiche emissioni locali. I valori di ozono sono invece più alti, rappresentativi per buona parte dell’anno dei valori presenti in troposfera libera (sopra allo strato limite planetario, la parte di atmosfera in cui si rimescolano gli inquinanti emessi al suolo), con concentrazioni medie orarie tra 70 e 90 microgrammi al metrocubo, con picchi di 140 – 160 microgrammi al metrocubo, legati a concentrazioni che giungono dal fondovalle durante il periodo estivo, in cui normalmente lo strato limite planetario può essere più alto.
Alla conclusione dei lavori, prevista prima della prossima stagione invernale, i risultati delle misure potranno essere consultati giornalmente da tutti attraverso il sito istituzionale di Arpa Lombardia.