Valfurva

"10 oggetti (d)alla fine del mondo"; la mostra che valorizza le cose antiche

Al Museo Vallivo.

"10 oggetti (d)alla fine del mondo"; la mostra che valorizza le cose antiche
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Inaugurazione.

"10 oggetti (d)alla fine del mondo"; la mostra che valorizza le cose antiche

"10 oggetti (d)alla fine del mondo". Una mostra che ribalta il concetto della staticità e regala al fruitore una modernità dal sapore antico, è stata realizzata dal Museo Vallivo Valfurva e dal Sistema Museale della Valtellina in collaborazione col gruppo Anthroday dell’Università di Milano Bicocca (guidato dal professore ordinario di Antropologia Ivan Bargna). Merito di Valentina Casa, referente del museo ed ex studentessa di Bargna, con cui ha mantenuto i contatti.

Commento

"Il museo aveva voglia di realizzare qualcosa di concreto, dopo molti mesi di chiusura, così l’idea di rilanciare le attività in modo nuovo". Il percorso della mostra si articola in 10 oggetti della collezione museale, scelti per il legame tra essi e i testi del blog #LaGiustaDistanza dell'Università Bicocca. A partire da questa connessione è stato possibile stabilire nessi tra ogni oggetto, i temi legati alla pandemia e all’antropologia più in generale. Legare gli oggetti di un museo etnografico, come il Museo Vallivo Valfurva alla contemporaneità, è un’operazione fondamentale in quanto permette di abbandonare la dimensione storica che generalmente li caratterizza, per abbracciare l’approccio antropologico, interessato alla contemporaneità.

Partecipanti

All’inaugurazione del 10 luglio, tante persone hanno partecipato al laboratorio, entusiaste di vedere questa nuova luce data ad alcuni oggetti, letti in una nuova chiave. Un ferro da stiro, un ventilabro per separare la pula dal chicco di segale, un mastello in legno (anche vasca da bagno) per lavare i panni, la valigia di cartone dell’emigrato di fine Ottocento, una minela, ovvero la sedia zaino dei ciabattini, il cornal, l’attrezzo per raddrizzare le corna delle mucche, la tuta mimetica bianca, la slitta del medico condotto, il banchetto di scuola elementare, un quadretto ex voto raffigurante San Gottardo che cura un uomo con una gamba rotta. Oggetti scelti anche per la loro importanza secondaria, così valorizzati. Tra i presenti, Daniela Praolini del Parco Stelvio, Maria Sassella coordinatrice del Sistema museale Alta Valtellina, il grafico Simone Ronzio.

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