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Agricoltura biologica, UNCEM: “Una leva per lo sviluppo della aree montane”

Maffezzini: "Le istituzioni devono, soprattutto in un periodo di forte crisi ed incertezza come quello attuale, supportare le aziende agricole che, operando in contesti difficili come quelli montani, decidono di investire sulla qualità e sulla sostenibilità dei propri processi produttivi”

Agricoltura biologica, UNCEM: “Una leva per lo sviluppo della aree montane”
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L’agricoltura biologica rappresenta un settore in forte espansione in tutto il territorio lombardo e le aree montane della nostra regione non fanno eccezione.

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Sono due, al momento, le iniziative a supporto di questo importante comparto.

La prima, di rilevanza regionale, riguarda un bando da 14 milioni di euro per imprenditori agricoli, iscritti come produttori nell’elenco nazionale degli operatori biologici, pubblicato da Regione Lombardia nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014 – 2020.

Il bando prevede la concessione di un premio per ettaro di superficie come indennizzo, sulla base dei maggiori costi e dei minori ricavi connessi. La seconda, invece, riguarda nello specifico il territorio della provincia di Sondrio, dove, nell’ambito del progetto Interreg Italia – Svizzera Sinbioval, la Camera di Commercio di Sondrio ha pubblicato un bando per sostenere la promozione e la commercializzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari biologici, con un tesoretto di 165 mila euro destinato alle imprese del territorio.

Alle aziende verrà assegnato un contributo a fondo perduto fino a un massimo di 17.500 euro, pari al 70% delle spese sostenute per l’acquisto delle attrezzature e degli impianti di confezionamento, oltre che per la commercializzazione e promozione dei prodotti.

Agricoltura biologica

“Il mercato dei prodotti biologici, soprattutto quando legato alla promozione delle eccellenze di territori da una forte identità, come quelli montani, sta vivendo un periodo di grande espansione” – dichiara il Presidente di Uncem Lombardia Tiziano Maffezzini, che prosegue: “l’agricoltura biologica può, quindi, affiancare quella tradizionale come strumento per sviluppare e valorizzare le filiere agroalimentari dei territori montani, caratterizzate da moltissime eccellenze come i vini ed i formaggi di qualità. Le istituzioni devono, soprattutto in un periodo di forte crisi ed incertezza come quello attuale, supportare le aziende agricole che, operando in contesti difficili come quelli montani, decidono di investire sulla qualità e sulla sostenibilità dei propri processi produttivi”.

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