EMERGENZA CORONAVIRUS

Aree sanitarie temporanee, l’ATS della Montagna è già al lavoro

ATS della Montagna sta lavorando non solo per l’individuazione di potenziali e possibili strutture ma anche del personale necessario per il corretto funzionamento delle stesse

Aree sanitarie temporanee, l’ATS della Montagna è già al lavoro
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In merito a quanto disposto dalla delibera di Regione Lombardia, n° XI del 30 marzo 2020, relativa all’individuazione di aree sanitarie temporanee sia all’interno che all’esterno di strutture di ricovero, cura, accoglienza e assistenza, pubbliche e private, o di altri luoghi idonei, per l’assistenza sanitaria a pazienti autosufficienti con sintomatologia respiratoria lieve per infezione da COVID-19 che richiedano quarantena fiduciaria e bassi bisogni clinico – assistenziali, l’ATS si è immediatamente attivata in accordo con tutti gli altri enti territoriali, fra questi le ASST e i servizi socio sanitari.

Difficile reperire personale

ATS della Montagna sta lavorando non solo per l’individuazione di potenziali e possibili strutture ma anche del personale necessario per il corretto funzionamento delle stesse. - Si legge in un comunticato diffuso oggi, martedì 31 marzo 2020 - Attualmente, dunque, si sta procedendo con un’accurata e capillare verifica delle condizioni necessarie all’istituzione di tali centri nonché alla ricognizione della disponibilità di personale dedicato. Il reperimento del personale risulta particolarmente difficoltoso visto l'elevato numero di operatori sanitari richiesti, in questo periodo, nelle strutture ospedaliere e socio-sanitarie. Contestualmente si sta lavorando anche rispetto alla possibile istituzione delle USCA, Unità speciali di Continuità Assistenziale, per la gestione dei pazienti che necessitano di visita medica domiciliare.

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